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È austero e romantico Zeitung, l'ultimo lavoro di Anne Teresa de Keersmaeker per la sua compagnia Rosas. Declina con fascino le molte possibilità di danzare sulla musica per pianoforte di Johann Sebastian Bach alternata a squarci orchestrali. Scena nuda, una poltrona délabré, poche sedie spaiate, un pianoforte, raffinati cambi di luci, nove ottimi danzatori. Una gestualità ampia, ma contorta, caratterizzata da improvvise perdite di equilibrio continuamente recuperate, brevi corse, cadute, frustate di braccia, una sensualità se non negata, nascosta. A parte gli assolo di Fumiyo Ikeda, veterana della compagnia, che danza con un paio di scarpe a tacco alto rosso, quasi parodistiche. È una traversata di un'ora e 45 senza intervallo. Ci si cala poco per volta, all'inizio a fatica, in un clima rigoroso e ossessivo. Ma se ci si lascia trascinare nel gioco formale, se ne resta sedotti e conquistati. Gli insiemi si alternano a piccoli gruppi, agli assolo. I brani dal clavicembalo, le fughe, eseguite al pianoforte dal coautore Alain Franco, ci conducono in un mondo musicale che è matematica pura. E all'improvviso i pezzi dodecafonici di Webern e Schoenberg evocano atmosfere cinematografiche angoscianti, da thriller.

Sergio Trombetta