Silvana Zanovello IO, MARIANGELA MELATO De Ferrari, 2013, euro 18,00, pp.207
Grande attrice di cinema e di teatro scomparsa nel 2013, Mariangela Melato ha lasciato un ricordo indelebile ed un vuoto incolmabile tanto nel cuore degli spettatori che per decenni hanno assistito alle sue interpretazioni sul palco e sullo schermo cinematografico e televisivo, quanto nel vissuto dei colleghi e dei registi che con lei hanno condiviso le esperienze professionali. Un suo ritratto a tutto tondo dagli esordi negli anni Sessanta alle ultime rappresentazioni nel 2011 viene proposto con grande sensibilità da Silvana Zanovello, giornalista e critico teatrale del «Secolo XIX» di Genova, che della donna di spettacolo riesce a evidenziare non solo le qualità artistiche, ma anche la carica di umanità e simpatia che l'hanno resa unica nel panorama italiano contemporaneo. In un volume corredato da un ricco materiale fotografico dal quale emerge l'intensa personalità della Melato, l'autrice racconta e lascia raccontare, intercalando la sua presentazione con tante frasi, opinioni, valutazioni espresse dalla stessa Mariangela in prima persona. Insieme autrice ed attrice percorrono così tappa a tappa l'intera carriera dell'artista milanese, ma cittadina del mondo. Infatti, mentre è a Milano, sua città natale, che la passione per il teatro esplode e viene poi coltivata all'Accademia Filodrammatici, il suo lavoro la porta ovunque per interpretare gli innumerevoli personaggi ai quali lega il suo volto ed il suo nome. Sentimenti, amori, speranze, riconoscimenti, soddisfazioni e delusioni emergono da una narrazione serrata, arricchita dalle testimonianze dei colleghi e dei registi: primo fra tutti il maestro Luca Ronconi, poi Marco Sciaccaluga, Giancarlo Sepe, Elio De Capitani, Lina Wertmuller. Tra l'altro è alla Wertmuller che l'operatore chiede, sul set di Mimì metallurgico ferito nell'onore, girato nel 1971: «Perché hai scelto proprio questa qui?» Da allora "questa qui" ne ha fatta di strada lasciando il suo imprinting sulla scena italiana.
Myriam Mantegazza
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