di Edward Morgan Forster e Eric Crosier
dall'omonimo racconto di Herman Melville
Musica di Benjamin Britten
Direttore d'orchestra Andrea Battistoni
Regia e Costumi Davide Livermore
Scene Tiziano Santi. Disegno luci Andrea Anfossi, realizzato da Luciano Novelli
Con Philip Addis, Alan Oke, Graeme Broadbent, Christopher Roberston, Mansoo Kim, Simon Lim, Marcello Nardis, Daniele Piscopo, John Paul Huckle, Alessandro Fantoni.
Orchestra, Coro e Coro Voci Bianche del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro Pablo Assante, Maestro Coro Voci Bianche Gino Tanasini.
Allestimento Teatro Regio di Torino – Teatro Carlo Felice
Genova, Teatro Carlo Felice, 17 – 23 Aprile 2015
Il Billy Budd di Livermore non ha scene, ha solo le strutture del palcoscenico che viene trasformato in una nave sull'oceano e tutto il palco si alza e si abbassa col ritmo delle onde. L'opera di Britten però non descrive il mare, entra nella psicologia dei personaggi, tutti uomini di mare, e indaga nei loro tumulti interiori. È un viaggio dell'anima, qualità che il regista e il direttore d'orchestra hanno reso evidente realizzando uno spettacolo colmo di forza drammatica e tensione teatrale. Il cast è tutto di uomini, e un previo studio sulla voce maschile ne fa risaltare le molte sfumature, mentre un lavoro sul linguaggio del corpo dà colore e profondità ai personaggi. Giustizia e pena di morte sono il dilemma dell'opera, creata nel 1951, e sono temi contemporanei che parlano alla coscienza di ognuno di noi, espressi dai tre protagonisti della vicenda: il Capitano Vere, il maestro d'arme Claggart e Billy Budd. Vere ha la voce di Alan Oke, molto efficace nella diversa interpretazione da vecchio disilluso e da giovane energico, Claggart è reso dal bravo Graeme Broadbent con toni vocali di grande effetto e una coinvolgente presenza scenica, Billy Budd è Philip Addis in un bel ritratto canoro e scenico del ragazzo, la vittima sacrificale. Il Coro ha un fondamentale ruolo nel presentare la vita di bordo e lo risolve in modo eccellente mentre spetta all'orchestra, diretta con appassionato impegno da Andrea Battistoni, il compito di rilevare i passaggi chiave della partitura.
In fine notiamo che la presenza di Davide Livermore, quale regista residente del Carlo Felice, sta contribuendo in modo determinante al rilancio del Teatro genovese in campo internazionale.
Etta Cascini