con Riccardo Cocciante
e con Orchestra Saverio Mercadante diretta da Leonardo De Amicis
rassegna Marostica Summer Festival
Marostica (Vicenza), Piazza Castello 21 luglio 2022
Considerato per il 2022 un vero e proprio evento, un ritorno alla musica suonata dopo anni di composizione, il concerto Cocciante canta Cocciante che il cantautore romano nato a Saigon porta in giro per l’Italia, con poche prestigiose location ma accuratamente scelte, è un vero richiamo alla musica d’autore importante, di cui lo stesso Cocciante è da anni artista rappresentativo. Si diceva, location di prestigio (noi lo abbiamo visto a Marostica, al Summer Festival), una preparazione adeguata prima di andare in scena, un’orchestra di grande bravura, la “Saverio Mercadante”, diretta da Leonardo De Amicis, che ha dato un grande supporto e una scaletta di brani così talmente popolari da non dover deludere nessuno, ed ecco che l’evento è fatto. Tutto vestito di bianco eccetto il giubbino blu, capigliatura sempre uguale, si intuisce subito che Cocciante bada poco o niente al superfluo, anzi semmai va in direzione opposta, quella di portare con la propria musica un accompagnamento melodico popolare e di alta fattura. L’Orchestra “Saverio Mercadante” che lo accompagna sa bene il fatto suo, è una formazione pugliese di una dozzina d’anni che ha al suo attivo numerose collaborazioni con diversi grandi dello spettacolo, della musica, tra i quali spiccano Lucio Dalla, Fiorella Mannoia ma anche Michele Placido, Lando Buzzanca, solo per fare qualche nome. In questo caso specifico come sopra riportato la direzione è affidata a Leonardo de Amicis, che entra subito in sintonia con la sua direzione fluida e seducente con le sonorità, peraltro varie, di Riccardo Cocciante. SI inizia con “La grande avventura”e a uno a uno tutti i più grandi successi del cantautore vengono eseguiti, in un’atmosfera di rarefazione inebriante, perché qui è il gioco di squadra a portare subito in alto la serata, è quel Cocciante più orchestra che fa la differenza. I brani non subiscono certo il tempo che passa, né le piccole variazioni che talvolta abbracciano. Cocciante canta Cocciante insomma colpisce subito, con un pubblico che non è quello “di bocca buona” anzi sa apprezzare completamente il risultato fin dalle primissime note. Il cantautore – compositore dopo anni è in uno stato di grazia importante, che lo rigenera e questo si vede, si percepisce. Nessuno si risparmia, la serata è bollente ma ancor di più probabilmente la folla che ascolta il concerto e lo vive, certo come abbiamo detto all’inizio proporre dopo tanti anni un ritorno grande di un cantautore molto amato è da parte dell’organizzazione un colpo sicuro, vincente. Come si può immaginare nulla è lasciato al caso, tutto è studiato nei minimi particolari per ottenere l’effetto migliore. Segreti di una durata così lunga, destinata a conservarsi? Probabilmente la buona, anzi ottima musica, il saperla comporre come una vecchia scuola ha insegnato, che se hai talento e ti applichi con una certa dose di fortuna esci fuori, altro che i talent e le loro compagnie. Cocciante inanella così con un’energia da far invidia presentando tutti i suoi successi, lasciando da parte, purtroppo, altre perle musicali meno conosciute ma questo è inevitavile. Ecco allora “Era già tutto previsto”, “Due”, “A mano a mano” , “Tu sei il mio amico carissimo”, e poi “Sincerità”, “Quando finisce un amore”, “Bella senz’anima”, e prima ancora “Celeste nostalgia”, “L’odore del pane”. E continua cantando anche alcune canzoni tratte dal suo capolavoro di compositore, quel “Notre dame de Paris” che ha strabiliato in numerose parti del mondo, fino ai momenti finali, quelli che vedono gli ultimi brani in scaletta. Il pubblico è tutto per lui, e non può essere altrimenti in una serata così, con un parterre musicale di così alto livello. Solita attesa per i bis, che non tardano a venire, concludendo con “In bicicletta”, che arrivano dopo “Io canto” e “Questione di feeling”.
Francesco Bettin