musica di Gaetano Donizetti
direttore: Francesco Maria Colombo
regia: Mariano Dammacco
con Samuele Simoncini, Davide Bertolucci, Ilina Mihailova
Brescia, Teatro Grande, 10 e 12 ottobre 2008
Del giovane regista Mariano Dammacco hanno detto tutti bene l' anno scorso quando debuttò mettendo in scena «Così fan tutte». Il Don Pasquale - ha debuttato venerdì e replica oggi al Grande di Brescia, poi anche a Cremona, Como e Pavia - non conferma però le aspettative. Ci sono idee e temi guida (gli orologi, ad esempio) ma non sviluppati, restano lì, e la recitazione degli interpreti, tutti al debutto, si risolve in campionario di moine che la presenza di quattro mimi, introdotti appunto per ampliare la gamma di «colori» visivi, non è sufficiente a scardinare. Quel che conta, poi, è che lo spettacolo non mette olio al motore musicale. In altre parole, i recitativi non aiutano il ritmo drammatico, accordandosi solo a tratti con la lettura musicale di Francesco Maria Colombo, che tende invece a definire tempi agili e scattanti. Così è giustamente onde sottolineare per contrasto i tratti malinconici da cui l' opera è attraversata. Ma un pò di resistenza al disegno, che non manca di produrre momenti di autentica bellezza, sortisce dai Pomeriggi Musicali, nell' occasione orchestra non esemplare né per compattezza né per intonazione. Il risultato è godibile, ma potrebbe esserlo di più. I 4 quattro giovani cantanti hanno delle qualità. Vero che il tenore Samuele Simoncini è fragile, a tratti sull' orlo del precipizio, però resta in carreggiata. Al baritono Davide Bertolucci mancano verve e una dizione più nitida ma non gli accenti di un bello stile. Graziosa la Norina di Ilina Mihailova; bene il protagonista Alessandro Spina: voce piccola ma appropriata. Buon successo.
Enrico Girardi