melodramma di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
musica di Giacomo Puccini
Direttore d'orchestra Stefano Ranzani. Regia, sene e luci Davide Livermore
Costumi Gianluca Falaschi
Con Maria Guleghina, Roberto Aronica, Carlos Alvarez, Giovanni Battista Parodi, Armando Gabba, Emico Salsi, Davide Mura, Cristian Saita, Filippo Bogdanovic
Orchestra e Coro e Coro di Voci Bianche del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro Pablo Assante. Maestro del Coro Voci Bianche GinoTanasini
Nuovo allestimento del Teatro Carlo Felice
Genova, Teatro Carlo Felice, 20 dicembre 2014 – 02 gennaio 2015
Il Teatro Carlo Felice ha registrato un pienone di pubblico con un forte tributo di applausi per la Tosca di Livermore, a dimostrare una volta di più l' attenzione dei genovesi per l' innovativo regista. Lo spettacolo fa notizia, si direbbe in gergo giornalistico, anche per l'audace impostazione scenografica basata su una grande rampa in movimento su cui si aggira, imperiosa e sinistra, la figura di Scarpia. Spostamenti continui della rampa (all'inizio forse troppi) animano le scene in una sequenza quasi cinematografica e offrono diverse prospettive degli ambienti, come la camera della tortura e gli spalti di Castel Sant' Angelo. Passione, sesso, potere e sopraffazione, i punti chiave dell' opera, sono messi in evidenza, oltre che dalla regia, dalla direzione musicale di Stefano Ranzani che realizza una coinvolgente esecuzione della partitura, con il contributo del Coro e del Coro Voci Bianche. Spetta nondimeno ai cantanti il compito di rendere vivi i personaggi fino a farli entrare nel cuore degli spettatori e certamente c'è riuscita la bella voce di Maria Guleghina che ha dato a Tosca accenti appassionati e toni drammatici modulando brillantemente i suoni. Ricco di tormento amoroso e di risvolti politici l'intervento di Roberto Aronica - Cavaradossi, memorabile il suo "e lucevan le stelle", mentre a dare spessore alla figura clou dell'opera è Carlos Alvarez – Scarpia. Al suo debutto nel personaggio pucciniano, Alvarez ne ha colta la grandezza malvagia e la esprime con impeto autoritario o con sottile perfidia dando al canto eccellenti intonazioni. Al meglio tutto il cast, da ricordare il vivace Sagrestano di Armando Gabba e i bei costumi di Gianluca Falaschi.
Etta Cascini