di Roberto Lerici
con Massimo De Rossi
e Assunta Nugnes
Milano, Filodrammatici, dal 6 al 17 febbraio 2008
Massimo De Rossi è un attore capace di passare dal tragico al comico, dal grottesco al surreale sempre con raffinata intelligenza recitativa. E ama cimentarsi, come interprete e regista, con testi complessi come «Un banale incidente» di Roberto Lerici, pervaso com' è da una logica non sintattica ma analogica, da una vena corrosiva di umorismo, da una storia che non è una storia ma un insieme di storie così com' è la vita osservata tra sogno e realtà. Un banale incidente blocca attori e scene di una compagnia e il protagonista si ritrova solo sul palcoscenico che a poco a poco si trasforma nel luogo dove evocare la sua vita, le donne che ha amato, la madre, la giovane buffa allieva, tutte interpretate dalla brava Assunta Nugnes, e la sua arte ne è il tramite: recitare per vivere, vivere per recitare. Con duttilità e maestria De Rossi asseconda i funambolici giochi di parole di Lerici, vi si cala con serietà logica laddove regna una vivace e divertente sconnessione irrazionale e l' assurdo si fa materia. Fa vivere galoppate di brevi monologhi, gioca con le maschere di autori e personaggi in divertenti brani «alla maniera di», come ad esempio il finale di una immaginaria commedia pirandelliana, si lancia in spassosi menù erotico-alimentari, si perde in picchi di tristezza, evoca momenti di truci assassinii. E il testo di Roberto Lerici vive della sua bravura.
Magda Poli