di Tito Buffulini
con Rocco Barbaro
Sala Laudamo, Teatro di Messina dal 21 al 22 gennaio 2012
MESSINA Se chiedi in giro chi era Pete Best, alcuni lo confonderanno con George Best, il funambolico attaccante irlandese del Manchester United dal viso sottile e caschetto alla moda dei Beatles che gli valsero il soprannome di quinto Beatle. Eppure Pete Best, meno noto dell'omonimo giocatore di calcio, lui sì che ha avuto a che fare veramente col mitico quartetto di Liverpool. Infatti agli albori degli anni '60 Pete Best è stato il primo batterista dei Beatles, al tempo in cui si esibivano suonando musica rock nel pub della madre di Best. Succede poi che George Harrison, Paul McCatney e John Lennon gli dicono di farsi da parte. Licenziato in tronco, sostituito da Ringo Starr, prima che una loro canzone Love me do, registrata su un 45 giri, faccia il giro del mondo e apra le strade ad un successo immenso che durerà almeno per tre generazioni, mentre lui, Best, verrà assunto presso l'ufficio di collocamento di Liverpool a timbrare cartellini. Questo è l'argomento dello spettacolo Che fine hai fatto Pete Best? scritto in bello stile camp da Tito Buffulini e recitato in modo semiserio dal cabarettista d'origine calabrese Rocco Barbaro. Il quale pur "fottendosene" di tutto questa volta ha voluto fare luce su una delle figure più sfigate del mondo dello spettacolo. Indagando pure su altri personaggi dello sport, della politica e della società che in un batter d'ali è finito dalle stelle alle stalle. Come la bionda cantante Marina Occhiena dei "Ricchi e Poveri" scomparsa nel nulla; di Henry Winkler, il Fonzie di Happy Days, che ha rifiutato il ruolo principale del film Grease interpretato poi da John Travolta; il giocatore Puzzone del Napoli che al tempo del suo scudetto non ha giocato un solo minuto accanto a Maradona; Mauro Repetto che dopo il successo planetario degli 883 si divise da Pezzali e lavora ad Eurodisney di Parigi come figurante nei panni di Balò o quel tale signor Scialpi che totalizzando 30 anni fa un 13 al totocalcio vincendo un miliardo, non ha potuto mai ritirare la somma perché la ricevitoria ha perso la matrice. Fatti che possono fare impazzire o far commettere atti inconsulti a chicchessia. Come è successo a Best che tentando il suicidio si è poi ripreso lentamente, scrivendo un libro autobiografico titolato Quando ero un Beatles edito da Costa e Nolan che Rocco Barbaro però sconsiglia di leggere perché troppo depressogeno. Pare che adesso Pete Best viva sempre a Liverpool e che suoni pure in qualche band. Ricordiamoci il suo nome e di Barbaro applauditissimo alla Sala Laudamo concedendo dei bis attorno a dei calembour scritti da lui.
Gigi Giacobbe