Testo e regia: Giorgio Gallione
coreografie: Giovanni Di Cicco
scene e costumi: Guido Fiorato collaborazione alle musiche: Paolo Silvestri
Interpreti: Riccardo Maranzana, Fabrizio Matteini, Simona Guarino, Rosanna Naddeo, Luca Alberti, Filippo Bandiera, Matteo Bologna, Massimo Cerruti, Eleonora Chiocchini, Erika Melli, Francesca Zaccaria.
Teatro dell' Archivolto. Genova, Teatro Modena 13 – 29 gennaio 2011
Ambientato nella platea del teatro, su un pavimento di truciolati di gomma nera e con i palchi fasciati di plastica nera, lo spettacolo evoca in apertura la morte violenta di Pasolini. Nelle scene seguenti è lo stesso Pasolini a ripercorrere a ritroso la propria vita, offrendo senza enfasi il ritratto di un intellettuale tormentato e insieme di un artista geniale. Per dar voce alla sua complessa personalità intervengono gli attori Riccardo Maranzana e Fabrizio Matteini, a narrare la storia attraverso parole e canzoni è Rosanna Naddeo, Simona Guarino è la giornalista che intervista il Maestro. Molto spazio è dedicato dal regista Giorgio Gallione al pensiero politico di Pasolini, alla sua capacità critica della società "borghese"e alla lungimirante contestazione di un consumismo nascente, destinato a cancellare il mondo arcaico contadino. La poesia e gli scritti di Pasolini risuonano nell'aria insieme ai titoli dei suoi film più celebri e a canzoni d'epoca. Fa parte della rappresentazione la coreografia di Giovanni Di Cicco che illustra il racconto con scene di danza, e attraverso gesti e movenze esprime assai efficacemente con il corpo il dramma dell'anima. Tutti bravi gli interpreti, da ricordare Francesca Zaccaria.
Etta Cascini