di Renato Sarti
regia: Roberto Tirifirò
con Roberto Tirifirò
Milano, Teatro Franco Parenti, Sala Anima, dal 26 marzo al 6 aprile 2008
La pièce di Renato Sarti «Filax Anghelos», segnalata al premio Riccione quasi vent'anni fa, racconta la storia di uno sdoppiamento di personalità, di una metà femminile che si inventa una vita per rendere meno dolorosa un' esistenza tragica segnata dall' essere nata orfana: la madre, dice, è morta di parto sotto le bombe a Firenze durante la Seconda guerra Mondiale e il padre fucilato nella strage, non nazista ma sovietica, di Katyn quando morirono decine di migliaia di ufficiali polacchi. Infanticida e ricoverata in un manicomio criminale Anghelos-Angela vive segnata dalla follia che annulla il confine tra realtà e immaginazione. Per riportare «ordine» c' è l' altra metà di sé Filax, personalità maschile che demolisce le bugie della donna e cerca di raccontarle, forse, una verità. In un cupo magazzino Anghelos vede una cattedrale, mentre Filax custode del luogo demolisce le certezze della donna attanagliata anche da un desiderio di maternità precipitato sempre in aborti e che l' ha portata all' uccisione di un bimbo, forse di due. Roberto Trifirò, regista e interprete, è bravo nel calarsi in una lei innocente nella sua pazzia e in un lui feroce e folle nella ricerca di verità, tentando di dare consistenza onirica, ambigua a un testo fragile che l' affastellarsi di argomenti fa somigliare a uno studio in attesa di trovare la giusta forza drammaturgica.
Magda Poli