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ORGASMO E PREGIUDIZIO - di Pino Ammendola e Nicola Pistoia

Fiona Bettanini e Diego Ruiz in "Orgasmo e pregiudizio", regia Pino Ammendola e Nicola Pistoia Fiona Bettanini e Diego Ruiz in "Orgasmo e pregiudizio", regia Pino Ammendola e Nicola Pistoia

di Fiona Bettanini e Diego Ruiz
attori: Diego Ruiz e Fiona Bettanini
regia: Pino Ammendola e Nicola Pistoia
Produzione e distribuzione: Mente Comica Roma
scenografia: Mauro Paradiso.
Albenga, Teatro Ambra, 10 febbraio 2020

www.Sipario.it, 12 febbriao 2020

La Rassegna “AlbengAteatro” 2020, organizzata dalla Teatro Ingaunia, prosegue con Orgasmo e pregiudizio di Fiona Bettanini e Diego Ruiz.
Dal debutto nel 1999 lo spettacolo ha avuto oltre un migliaio di repliche, riscuotendo un incondizionato successo. Il copione, tradotto in più lingue, è attualmente rappresentato nella Repubblica Ceca e a Londra. Divertente e intelligente, la commedia fa riflettere con ironia sul rapporto tra donna e uomo utilizzando un grande numero di battute folte di allusioni, ammiccanti e doppi sensi, anche se talora non sempre eleganti. Il pretesto di questo testo si basa sa ciò che accade ad una coppia di amici dai tempi del liceo e ora colleghi, Fiona e Diego. I due si trovano per caso a condividere l’unica camera disponibile in uno squallido motel dell’autostrada perché lei ha smarrito le chiavi dell’automobile di lui. Il letto matrimoniale, dal quale i due non scenderanno per l’intera durata dello spettacolo, è coperto di lenzuola rosse. La testiera del letto ha la forma di una grande bocca rossa aperta, ai lati vi sono due comodini su cui stanno delle abat-jour a forma di cuore di colore rosso e al centro del letto c’è un telefono. Fiona e Diego mentre sono sdraiati ricevono telefonate dei rispettivi fidanzati, preoccupati per la singolare situazione che i due si trovano a vivere. Una volta a telefonare è anche il portiere dell’albergo disturbato dalle loro voci. Nel corso della notte insonne i due riescono a fare e ad avere risposte alle loro inconfessate curiosità e a manifestare le proprie debolezze e paure, ponendo l’accento su tabù riguardanti la sessualità. Dai loro rapidi scambi di battute emerge il rapporto difficile e talvolta contrastato e conflittuale, con l’altro sesso. Lei indossa degli autoreggenti sexy neri e lui mutande leopardate, mostrando inconfondibili tratti fisici virili. La scenografia, firmata da Mauro Paradiso, fin dall’inizio sottolinea l’atmosfera piccante che percorre il copione dall’inizio alla fine.
Le domande che percorrono la pièce sono: cosa pensano gli uomini della sessualità femminile? gli uomini hanno presenti quali siano effettivamente le fantasie delle donne? e le donne conoscono realmente i piaceri dell'uomo? quali sono le tattiche per conquistarlo?
I due attori in scena, Diego Ruiz e Fiona Bettanini, si divertono ancora dopo tanti anni in questo testo scritto a quattro mani e da loro stessi interpretato. In molte sequenze lo spettatore si rende conto che i due, ottimamente guidati dalla regia firmata dal binomio affiatato Pino Ammendola e Nicola Pistoia, recitano divertendosi. A mio avviso, tuttavia le loro interpretazioni presentano qua e là qualche pecca riassumibile in alcune battute pronunciate sopra le righe alla evidente ricerca della risata grassa del pubblico; in una serie di domande scontate e poco originali che si scambiano, nonché in qualche smorfia eccessiva tesa a strappare gli applausi del pubblico. Ciò nonostante, lo spettacolo, che è inframmezzato da godibili improvvisazioni, procede rapido. La Bettanini, figlia d’arte (il padre Gastone, anche attore, ha collaborato per vent’anni con Alberto Sordi e successivamente con la Vitti e Antonioni, e la madre Piera Rico ha lavorato con Manfredi, Totò e De Sica), riesce spesso a stuzzicare l’immaginazione del pubblico. In un’intervista l’attrice ha definito lo spettacolo “comico, esilarante, imbarazzante che racconta delle fantasie erotiche di due individui appartenenti a due universi che si incontrano e scontrano, ognuno con le loro particolari tattiche di avvistamento e di avvicinamento. Peccaminose, sorprendenti, attualissime”. Il tutto è sostenuto da una grande verve comica. Il personaggio da lei reso rivela a tratti un velo di rassegnato cinismo che le consente di gettare uno sguardo disincantato sui vizi e i difetti degli uomini, ma insieme anche sulle debolezze, le fragilità e le finzioni delle donne. Per parte sua Diego all’inizio provoca e asseconda Fiona allo scopo malcelato di concupirla. Ad un certo punto però si ritrae di fronte al coraggio da lei mostrato nell’affrontare argomenti scottanti che finiscono per metterlo in difficoltà. In effetti Fiona acquista a poco a poco i tratti della donna provocante e vogliosa, spiazzando Diego.
Divertenti sono i dialoghi serrati, molto fisici e carnali, tra i due protagonisti, che evidenziano delicatezza ma insieme spudoratezza nel modo che i due interpreti hanno nell’affrontare un tema delicato come il sesso, puntando scopertamente su divertimento, gioco e paradosso. Va apprezzato nei momenti migliori dello spettacolo il sapiente utilizzo di una comicità spassosa che evidenzia le incomprensioni e le ipocrisie ancora presenti in moltissime coppie.

Roberto Trovato

Ultima modifica il Mercoledì, 12 Febbraio 2020 10:30

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