Scritto e diretto da: Igor Chierici
Interpreti: Igor Chierici, Luca Cicolella, Marco Gualco e Giulio Venturini
Musiche: Igor Chierici
Costumi: Teatro Nazionale di Genova
Scenografia: Compagnia Chierici Cicolella Lab
Genova, Isola delle Chiatte, dal 20 al 24 agosto 2022
L’appuntamento con il Sea Stories Festival è, per il pubblico genovese, un appuntamento sempre molto importante e atteso, vissuto tra la curiosità e la certezza di trovarsi di fronte ad uno spettacolo sempre diverso e di grande attrattiva. Se il filo conduttore è sempre la scoperta e la narrazione di vicende che hanno il mare come sfondo e come madre-matrigna per chi decide di attraversarlo, il teatro di Igor Chierici e Luca Cicolella ha, anno dopo anno, il grande merito di sapersi rinnovare ed evolvere. Questa volta lo spettacolo in scena è Oceano Mare e la zattera della Medusa, tratto da una storia realmente accaduta e ritratta, nel suo momento più drammatico, dal pittore francese Théodore Géricault nel 1819. Col pensiero al dramma della fregata Medusa e negli occhi il dolore e lo strazio della pittura di Géricault, lo spettacolo teatrale di Igor Chierici trova perfetto compimento. Lo spettacolo ha al contempo un che di classico e innovativo e Igor Chierici, già completamente calato nella sua parte, è presente in scena assieme a Giulio Venturini. La loro presenza è forte e spiazzante, mentre il pubblico è ancora impegnato nel trovare posto sul grande palco che è la chiatta sul Porto Antico, sede di elezione per gli spettacoli del Sea Stories Festival. Quattro sono gli attori che si alternano in scena e ognuno interprete non solo già di personaggi di uno spettacolo, ma di quattro emblemi. Il personaggio interpretato da Giulio Venturini, una sorta di spirito del mare e incarnazione della sua crudeltà e del suo dinamismo, è uno dei più notevoli ed emerge in maniera sempre dirompente. I quattro attori si muovono con ritmo ed efficacia in una scena dove sono presenti elementi che richiamano il marinaresco con botti, vestiti da ufficiali di Marina e sacchi di juta e tutto sembra muoversi fatalmente verso la tragedia finale. Il pubblico, grazie all'inizio dello spettacolo all'atto dell’ingresso del pubblico, una caduta nell'ora di Marco Gualco e le evoluzioni di Giulio Venturini che sfondano l'immaginaria parete tra attori e pubblico, è direttamente coinvolto. Lo è fisicamente, sensorialmente ed emotivamente. L'intensità dello spettacolo e della narrazione è da subito a livelli molto alti e immediata è l'immersione nell'atmosfera della fregata Medusa e del suo diventare una zattera di fortuna. Così il pubblico da subito si immerge nella desolazione e nella paura del naufragio in un mare crudele, soprattutto psicologico. In scena gli attori si dimostrano molto bravi e precisi nel rendere i tratti della vicenda raccontata e, giova precisarlo, Oceano Mare e la zattera della Medusa offre diversi piani di fruizione e comprensione grazie alla fusione di recitazione e teatro fisico. A tal proposito, oltre che fine attore, va speso un ulteriore applauso a Igor Chierici come autore di una regia efficace nei passaggi e che alterna momenti di dolorosa riflessione a momenti di dirompente dinamicità. È quindi l'intensità la nota comune a tutto lo spettacolo e il livello di tale intensità mai va ad attenuarsi grazie ad una esperienza sensoriale ed emotiva di grande efficacia.
Gabriele Benelli