di Giuseppe Manfridi
regia: Francesco Branchetti
con Pino Micol, Bruno Macallini, Paola Gatti
Roma, Teatro della Cometa, dal 6 al 28 ottobre 2007
Spettacolo felice in tutte le sue componenti, L'osso d'oca di Giuseppe Manfridi è in scena alla Cometa, regia di Francesco Branchetti, nel cast Pino Micol, Bruno Maccallini, Paola Gatti. Felici il testo e la drammaturgia: mai come qui Manfridi ha messo al servizio di un interprete il suo scrivere bello, capace di farsi crepuscolo pieno di tinte, ora accese ora sfumate, attorno a una figura forte come quella di Giacomo Puccini, il compositore di Bohème, Tosca, Butterfly, Turandot, il toscanaccio amante dei sigari e delle donne cui toccò dire addio alla vita a causa di un'incurabile morbo alla gola. Felicissimo il lavoro di Micol nei panni del musicista, còlto nei suoi ultimi giorni in una clinica di Bruxelles mentre assapora il dono estremo di un'amicizia nata per caso, nella camera d'ospedale, con un giornalista cieco appassionato di lirica e cantante per diletto, nonché fan del maestro (l'ottimo Maccallini). Con la complicità dei brani più celebri delle opere pucciniane, la regia conduce la situazione, grazie al vibrare non comune del protagonista, percepibile addirittura fisicamente, verso un epilogo pieno di pathos, che di Puccini (o di Micol) rivela tensioni, dolore, tormenti, aspirazione disperante a un'eleganza complessiva dell'esistere in cui possano abitare, insieme, qualità e passioni.
Rita Sala