di Luca Latino e Flavio Moscatelli
con Luca Latino, Flavio Moscatelli, Ezio Passacantilli e con Flavia Mancinelli
Regia Latino, Moscatelli, Passacantilli
Scene Luflez
Luci e Fonica Danilo Sabelli
Teatro Tirso de Molina dal 20 al 31 Marzo 2019
Il comico sospende la realtà. E mentre il mondo continua ad affannarsi nei suoi affari, disperandosi o gioendo come non mai, quando nella vita irrompe una risata si crea una dimensione parallela nella quale tutto è possibile e nulla è vietato. Qui è il senso ultimo, più vero ed autentico, del comico. Ed è questa la sensazione che si respira vedendo la deliziosissima e spassosissima commedia Pesci ad aprile, interpretata da tre giovani attori che, se proseguiranno così, avranno platee via via più numerose.
Che succede se, a pochi giorni dalle nozze, sorgono dubbi se sia giusto o meno sposarsi? È esattamente quanto accade a Luca, giovane ansioso sempre attanagliato dell'insicurezza. Talmente è divorato dall'angoscia di non avere certezze, che chiama in suo soccorso gli amici più cari: Flavio ed Ezio, dai quali si aspetta di ricevere saggi consigli. Ma le cose non andranno come Luca ha immaginato. Ed è esattamente qui che la commedia, il riso, l'umorismo e la satira prendono il sopravvento, allontanando la realtà dal palcoscenico.
La chiave comica su cui Pesci ad aprile s'innesta è il paradosso, l'assurdo razionalizzato che – proprio per tale ragione – diviene causa di esilaranti gags e irrefrenabili risate. I tre protagonisti sono così convinti delle loro opinioni da non intuirne neppure l'infondatezza e la dabbenaggine. Come, ad esempio, l'idea di uccidere la futura sposa di Luca, o di farle credere di essere gravemente malata, pur di trarre d'impaccio l'amico, così sottraendolo alle sue responsabilità, dal dover parlare con lei per rivelarle che il matrimonio non si farà. E che dire dell'addio al celibato organizzato da Flavio con una escort che improvviserà con i tre giovani sventurati una serata sadomasochista? Un momento surreale e spassoso.
I protagonisti – Ezio Passacantilli, Luca Latino e Flavio Moscatelli – risultano ben affiatati fra loro. Le rispettive recitazioni non sono mai sopra le righe e nessuno invade la parte del compagno di scena. Anche quando non pronunciano le battute, tutti e tre non smettono mai di recitare (dettaglio che raramente si vede nei giovani attori con non molta esperienza data l'età). Anche i tempi comici sono ben gestiti: con spontaneità, leggerezza, divertimento e senza mai essere caricaturali – tentazione in cui, facilmente, si può cadere per cercare di strappare una risata in più. Bravissima anche Flavia Mancinelli, che ha impersonato una escort vezzosa, civettuola, impacciata ma anche dolcissima, ai limiti dell'ingenuità, quando smette i panni della sua professione e si mostra per ciò che è: una ragazza dai sani principi.
Commedia originale, delicata, dinamica, mai volgare e da vedere assolutamente. E che, seppur alla lontana, prende di mira l'indecisione tipica delle giovani generazioni. Ma lo fa senza il sussiego tipico d'un accigliato moralismo. Bensì con una risata, tanto più genuina perché schietta, che indica le storture della società senza, però, dover rinunciare ad allietare lo spirito del pubblico.
Pierluigi Pietricola