di Emanuele Conte da Eschilo
Regia Emanuele Conte
Costumi Daniela De Biasio, Luci Tiziano Scalì e Matteo Selis
Con Gianmaria Martini, Alessia Pellegrino, Enrico Campanati, Andrea Di Casa, Pietro Fabbri
Fondazione Luzzzati – Teatro della Tosse
Genova, Teatro della Tosse 14 – 31 ottobre 2015
Creato e diretto da Emanuele Conte, lo spettacolo si apre con un forte impatto sonoro e visivo mentre gli attori sfilano sui piani delle impalcature che occupano tutto il palco e costituiscono la scena. Al centro si compie il supplizio di Prometeo, condannato da Zeus per aver donato agli uomini il fuoco e la conoscenza. Il mito greco si presenta come ribellione al potere, ultimo atto della trilogia sul potere ideata da Conte e già portata in scena con Antigone e Caligola. A Prometeo, ribelle al potere di Dio, dà vita Gianmaria Martini; il giovane attore triestino incatenato e immobile durante tutta la rappresentazione, offre una buona prova di presenza fisica e mentre tenta di liberarsi dal giogo comunica il pathos del suo animo. Tuttavia nella dizione di alcune frasi non raggiunge appieno il tono drammatico e coinvolgente. Di ottima maturità espressiva l'interpretazione di Enrico Campanati - Ermes, nei diversi risvolti del personaggio, bene Andrea Di Casa nel doppio ruolo di Efesto e Coro delle Oceanine, Pietro Fabbri rappresenta Cratos e l'Oceano. Alessia Pellegrino realizza la vivace e fantasiosa figura di Io. Lo spettacolo propone momenti di forte intensità anche se il succedersi delle scene appare talvolta disunito e spezzettato.
Etta Cascini