di Arthur Schnitzler
Regia: Franco Però
Scene: Antonio Fiorentino. Costumi: Andrea Viotti
Interpreti: Stefania Rocca, Franco Castellano, Filippo Borghi, Adriano Braidotti, Federica de Benedittis, Ester Galazzi, Andrea Germani, Lara Komar, Riccardo Maranzana, Astrid Meloni
Produzione: Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Artisti Riuniti srl, Mittelfest 2015
Genova, Teatro della Corte, dall'8 al 13 marzo 2016
Teso a smascherare l'ipocrisia della società borghese e la paura del diverso da sé, Scandalo è un testo interessante e lineare nel suo svolgimento. Da un cast di attori capitanati da Stefania Rocca e Franco Castellano ci si poteva però aspettare di più. Oltre ai due attori principali e una Lara Komar brava e ispirata, in particolare nelle battute finali del testo, l'insieme dei personaggi stenta a creare il giusto amalgama in grado di avvincere il pubblico e trattare in maniera diretta una tematica apprezzabile. La Rocca, una misurata ma sensuale Emma Winter, è il perno della rappresentazione e gran parte di questa sembra ritagliata dalla regia sul suo personaggio. È lei a smascherare l'ipocrisia della società. Diventa così lei stessa voce di questo ambiguo turbamento. Lo spettacolo procede con ritmi alterni e i dialoghi più compassati vengono non di rado inframmezzati dalle battute surreali del capofamiglia Adolf Losatti. Ne risulta una vena surreale e una comicità estemporanea fine a sé stessa che ha l'effetto di confondere i dialoghi invece che alleggerirli. L'irrazionalità del sentimento di repulsa nei confronti dell'altro da sé, che costituisce un tema attuale, avrebbe meritato uno svolgimento dello spettacolo più delineato nei ruoli e con una maggiore coerenza nei dialoghi. Costumi e scenografia mirano all'essenziale e non presentano elementi capaci di aggiungere ulteriori dettagli allo sfondo borghese in cui i personaggi si muovono.
Gabriele Benelli