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TURISTA PER SEMPRE - regia Gerri Cucinotta

Gerri Cucinotta in "Turista per sempre" Gerri Cucinotta in "Turista per sempre"

di Gerri Cucinotta
Interpreti : Gerri Cucinotta, Annamaria Pugliese
Musiche originali: Simone Di Blasi
Regia Gerri Cucinotta
Produzione: Associazione Telos

alla Sala Laudamo di Messina dal 9 all'11 marzo 2018

www.Sipario.it, 2 marzo 2018

Solo una sedia bianca e un manifesto col titolo della pièce Turista per sempre scritta-diretta-interpretata dal 43enne Gerri Cucinotta che per più di un'ora ha come partner Annamaria Pugliese sul palcoscenico della Sala Laudamo di Messina all'interno della "Rassegna Laudamo Show" . Ne scriviamo perché è uno spettacolo fragrante come il pane che esce dal forno, intelligente perché in maniera mai banale fa il blow up a quegli anni '90 del secolo scorso in cui il consumismo spadroneggiava in ogni luogo, la cultura era considerata carta straccia e i giovani erano smarriti e disorientati sulla scelta della strada da percorrere. Sono gli anni il cui il giovane Cucinotta sente maggiormente, oltre ai rimbrotti del padre, le calure sessuali che gli attraversano il corpo. La sua Laura disinibita se ne va in giro con lampada in testa e non ci pensa due volte a praticare veloci fellatio in uno slargo panoramico e buio cui hanno appiccicato il nome di Piazza Preservativo. L'amore è come il gratta e vinci va dicendo a se stesso. Ed eccolo risentito pensare solo ad una cosa, quella di partire, diventare un turista, andare in paesi dove il sesso è facile e a basso costo come bere un bicchiere d'acqua. Il suo viaggio vero o falso, voluto o soltanto sognato è quello che lui fa a Santo Domingo, volando da Messina all'aeroporto della Malpensa dove la vista d'una rassicurante Valeria Marini gli fa esclamare che avrebbe voluto essere le sue mutande. Il suo pensiero è già a quell'isola dei Caraibi dove la sabbia è fina e bianca come la farina e Sosua è il comune dominicano da sballo, ricco di bar e di pizzerie, dove prenderà dimora e dove per 500 pesos potrà avere una donna di lusso sino ad ammalarsi di sesso sino al collo. I nomi delle donnine si succedono a iosa e lo fanno attizzare continuamente, D'altronde era questa la mission del suo viaggio: scopare e poi ancora scopare, manifestando la sua libido nei confronti d'una tale Francis, bellissima, qui nel corpo d'una bambola gonfiabile da quattro soldi, che pare sposerà nel residence che lo ospita. Laura non c'è canta la voce registrata di Nek, mentre s'avanza sul palco un siparietto rosso dietro il quale la Pugliese manovra bambolotti col viso di Cicciobello, cui fa seguito un lancio di mutandine e reggiseni sul palco e in sala. Eccoli adesso entrambi indossare mascherine di Paperino e Paperina e raccontare lui un fumetto di quest'ultimo mentre la voce di Iglesias li avvolge in una delle sue canzoni vellutate. Gli sbalzi temporali si succedono e accade che lui dopo aver sposato Francis, tornerà a Messina e starà con lei un paio di anni senza sapere che fine farà. Intanto ricompare Laura con la solita lampada sui capelli e pare che lui l'ammazzi, forse solo nella sua mente, fracassandogliela sulla testa. In chiusura, la canzone di Battiato, 'U cuntu, (Il racconto) davvero struggente, sulla fine del mondo attraverso lo sguardo di un uomo che ha già intravisto la sua morte, di cui citiamo solo i primi tre versi: 'u sennu stamu piddennu 'u sennu/ti ni stai accuggennu unni stamu jennu a finiri/'ccu stu munnu ca sta 'mpazzennu... (il senno stiamo perdendo il senno/ te ne stai accorgendo dove stiamo andando a finire/con questo mondo che sta impazzendo...) suggella il senso di questo spettacolo onirico, surreale ma anche reale, che confina l'uomo negli spazi più periferici, facendogli perdere dignità e autonomia, esasperando i suoi sentimenti e il rapporto con gli altri, proiettandolo lentamente e irreversibilmente in una realtà catastrofica senza più valori e senza alcuna moralità.

Gigi Giacobbe

Ultima modifica il Lunedì, 12 Marzo 2018 10:13

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