da "L'Onda" di Todd Strasser
Regia: Elena Dragonetti
Scene: Lorenza Gioberti
Interpreti: Daniele Natali, Raffaella Tagliabue, Geovanina Acosta, Alessandro Arranga, Silvia Bedetti, Davide Bertola, Gloria Bossi, Alessio Bottiglieri, Ina Brahimi, Cristian Cafagni
Produzione: Narramondo Teatro / Teatro dell'Archivolto
Genova, Teatro dell'Archivolto, dal 31 marzo al 2 aprile 2016
Frutto di un laboratorio di recitazione che ha coinvolto diversi Istituti Superiori genovesi, la Terza Onda ha debuttato in prima nazionale al Teatro Archivolto di Genova. Lo spettacolo vede i scena gli attori Daniele Natali, Raffaella Tagliabue, affiancati da diciassette ragazzi chiamati a rappresentare un esperimento di sociologia in un'aula scolastica: può un regime riemergere dalle ceneri dell'assolutismo passato? Un professore, interpretato con efficacia da Daniele Natali, curioso di scoprirlo, propone alla propria classe di fondare un movimento con regole, uniformi, simboli e linguaggi propri. Il tutto retto da una ferrea disciplina di stampo neonazista. Il corpo che dà vita alla Terza Onda è proprio la classe, ovvero i ragazzi che diventeranno mente e braccio del nuovo regime. I giovani attori genovesi si sono rivelati sorprendenti nell'interpretare una classe in cui dapprima vige disinteresse e disarmonia, ma poi si trasforma in un unico corpo disciplinato. Se conoscevamo la bravura di attori come Natali e Tagliabue, nel ruolo di una professoressa appassionata e lucida testimone della caduta nella spirale violenta, non possiamo non riconoscere ai diciassette giovani attori di essere i veri protagonisti dello spettacolo. Merito principale della regia di Elena Dragonetti è proprio quello di aver ritagliato per ognuno dei giovanissimi attori piccole parti che fanno emerge come il passaggio alla follia del gruppo coeso appiani poi ogni differenza personale. Nel momento in cui i ragazzi indossano una camicia bianca, che è la loro divisa, i ragazzi recitano come un unico corpo. Solo le magliette rosse delle pochi ribelli alla Terza Onda colpiscono lo sguardo come macchie su di una tela asettica. La presenza importante di attori giovani in scena poteva far pensare ad un esito amatoriale dello spettacolo, ma un pregiudizio di questo tipo non ha ragione di essere davanti alle prove di attori e attrici che, anche se molto giovani, recitano con disinvoltura e si muovono con rigorosa sincronia. Sono loro a trasformare il loro mondo e i luoghi dove vivono, così come sono loro a modificare la scenografia fatta di seggiole, cattedra e lavagne. I due attori più esperti svolgono un buon lavoro in scena, in particolare Daniele Natali, che riesce ad interpretare un professore dapprima curioso ma poi trasformato in un führer incapace, se non tardivamente, di fermare la rovina del movimento di cui è a capo. La Terza Onda, spettacolo di grande impatto, è una riflessione intelligente sulla deriva delle istituzioni assolute.
Gabriele Benelli