regia: Enrique Diaz
La Nouvelle ecole des maitres
direzione artistica: Franco Quadri
Roma, Teatro Quirino, 9 settembre 2008
Ora si chiama La nouvelle ecole des maitres, ma prosegue un percorso che da 18 anni dà a un gruppo di giovani attori il privilegio, o la grande occasione, di lavorare con un maestro riconosciuto della scena mondiale. Il progetto prettamente europeo diretto da Franco Quadri (da qualche anno partecipano giovani d'Italia, Belgio, Francia e Portogallo), che fa capo all'Ente teatrale italiano e al Css di Udine federati con teatri degli altri paesi, ha mostrato nei giorni scorsi al Quirino di Roma il frutto del lavoro di quest'anno. Per il pubblico italiano anche il maestro è una assoluta nuova conoscenza: il brasiliano Enrique Diaz, quarantenne, che non ha ancora mai portato nel nostro paese i suoi lavori, anche se negli ultimi anni ha avuto successo crescente in Francia e Spagna. Di richiamo era il tema del suo lavoro, che prendeva il titolo dal romanzo che rivelò grande narratrice Clarice Lispector, la scrittrice brasiliana ormai considerata tra i maestri della scrittura del novecento: Vicino al cuore selvaggio (è ancora nel catalogo Adelphi). Il lavoro con i giovani allievi però non ha certo provato a tradurre in spettacolo un libro quasi impossibile , narrazione per frammenti di una coscienza che con la sola consapevolezza di dolore e volontà entra ed esce da sé, tra mariti, zie, amanti, affetti e tradimenti. Prevalgono, in quello che si è visto nella distanza ravvicinata del palcoscenico del Quirino, gli esercizi degli attori, la loro capacità di accendere situazioni e relazioni estreme o crudeli, con l'altro o con il proprio stesso corpo. In un continuo alternarsi di socialità e individualismo, di abbandono e controllo millimetrico delle proprie risorse. Nonostante il metodo elaborato da Diaz (debitore in questo senso dell'americana Anne Bogart e del giapponese Tadashi Suzuki) sia piuttosto originale, il saggio di questa edizione della Ecole è parso più frammentato di altre occasioni, ma già sono emerse individualità artistiche pronte a farsi valere.
Gianfranco Capitta