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Recensione serie televisiva Braccialetti Rossi
redatto da Emma Giampino e Noemi Vinco
Classe II B
ITET " G. Garibaldi" Marsala
Docente referente: Teresa Titone

Braccialetti Rossi è una serie televisiva di successo, andata in onda per la prima volta il 26 gennaio del 2014.

Ha vinto numerosi premi come il "Giffoni Experience Aword" nel 2016.
È una serie che tratta argomenti molto impegnativi come le malattie ma, allo stesso tempo, riesce a farti emozionare a tal punto da non riuscire a farne a meno.
L'autore è Albert Espinosa, un regista e sceneggiatore spagnolo che, all'età di quattordici anni, ha avuto diagnosticato un tumore osseo.
Per i suoi capolavori cinematografici ha preso spunto dalla sua dolorosa esperienza.
Questa fiction parla di un gruppo di ragazzi che si conosce all'interno di un ospedale pugliese. Ognuno è gravemente malato.
Il leader di questo gruppo è stato soprannominato "Braccialetti Rossi", è Leo.
Un ragazzo molto giovane, a cui è stata amputata una gamba a causa di un tumore alla tibia.
Il nome del gruppo deriva dal fatto che Leo regalò ai suoi amici un braccialetto rosso, datogli a sua volta in reparto durante gli interventi a cui era stato sottoposto.
Nonostante le loro malattie, questi ragazzi riescono a farsi coraggio e ad aiutarsi a vicenda.
Fra gli attori principali troviamo: Carmine Buschini (Leo), Aurora Ruffino (Cris), Mirko Trovato (Davide) e molti altri.
Lo scopo dell'opera è quello di dare coraggio a chi, durante la vita, è colpito da gravi malattie come i tumori, incoraggiandolo a non lasciarsi sopraffare dal dolore e dalla disperazione.
Come dice l'autore: "il cancro ti permette di capire te stesso, le persone che hai attorno, ti fa conoscere i tuoi limiti ... Soprattutto ti toglie la paura di morire, forse la cosa più importante in assoluto".
Questa fiction ci ha fatto capire che si può vivere una vita "normale", fatta di rapporti di amicizia e storie d'amore, pur vivendo l'anormalità della malattia che porta con sé dolori, sofferenze e tanta paura.
L'importante è credere in noi stessi e tirar fuori la forza senza addolorarci.

Ultima modifica il Sabato, 28 Gennaio 2017 20:31
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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