TADASHI SUZUKI considerato uno dei più grandi registi odierni. Le sue personali riscritture delle opere classiche come Dionysus (da le Baccanti) Vision of Lear, Eletcra, Cechov, girano il mondo da oltre un ventennio. Visionario e provocatore Suzuki ha sempre basato le sue creazioni sulla forza dei suoi interpreti e sulla assoluta linearità delle scelte scenografiche ridotte all'essenziale. I primi spettacoli, agli inizi degli anni settanta, li propone in un piccolissimo teatro di Tokio. Stufo e indignato del centralismo culturale che vige a Tokio si trasferisce in un villaggio nella regione di Toga-Mura dove crea un parco delle arti internazionali. Il villaggio si riempie ogni volta di tantissimo pubblico.
Waiting for Orestes: Electra
Nel 2000 crea nella città di Shizuoka un centro culturale internazionale, dotato di 4 teatri due sale per la musica e tutte le necessarie attrezzature per ospitare il suo tranining. Il metodo Suzuki viene insegnato in molte università di tutto il mondo. Fa parte del Comitato Olimpic Theater con Bob Wilson, Teodoros Therzopulos, I Filho, Juri Ljubimov. Nel 2004 la Cambridge University lo inserisce nelle pubblicazioni dedicate ai grandi registi. Prima di lui Peter Brook e Bertolt Brecht.