Federico Tiezzi, regista, drammaturgo e attore è nato a Lucignano, tra Arezzo e Siena. Vive a Firenze dove dirige la "Compagnia Lombardi – Tiezzi", fondata nel 1972 con il nome "Il Carrozzone". Nel 1977 si laurea in storia dell'arte con Roberto Salvini. Si segnala, fin dalle sue prime prove sceniche, tra gli esponenti di punta della neoavanguardia italiana. Nei suoi primi spettacoli è evidente il continuo formarsi del suo linguaggio teatrale a contatto delle arti visive. Numerosi gli artisti con i quali collabora in questo periodo: da Mario Schifano a Alighiero Boetti a Alessandro Mendini. Successivamente affronta una ricerca sul linguaggio drammaturgico da cui scaturiscono spettacoli dichiaratamente aperti a uno sguardo sulla contemporaneità, e che segnano, tra 1978 e 1982, l'affermazione della sua compagnia a livello europeo.
Si dedica in seguito a una forma di teatro di poesia volta a coniugare drammaturgia in versi e scrittura scenica; questa fase di lavoro lo conduce all'attuale ricerca di equilibrio tra incursioni nei classici (Shakespeare, Cechov) e continuità d'interessi sulla drammaturgia contemporanea, italiana (Luzi, Parise, Pasolini, Testori) e straniera (Beckett, Bernhard, Brecht, Müller). Numerosi i riconoscimenti tra i quali i premi Ubu ai suoi spettacoli e alle sue regie. Numerose le collaborazioni musicali che iniziano nel 1976 con Anzio Corghi e che proseguono, negli anni successivi, con Brian Eno, Giancarlo Cardini, John Hussel, Salvatore Sciarrino, Giacomo Manzoni, Francesco Pennisi.
Esordisce nella regia lirica nel 1991 con Norma, cui fanno seguito, tra l'altro, La Traviata (1992), Il barbiere di Siviglia (1993), Carmen (1995), Les vêpres siciliennes (1996), Madama Butterfly (1997), Didone ed Enea (2000), La Sonnambula (2000), Il Trovatore (2001), La clemenza di Tito (2003), Cavalieci di Ekebù (2004) .
Si considera un allievo di Edward Gordon Craig.