Nasce a Milano nel 1920. Attore di teatro, cinema e televisone, debutta con Sotto i ponti di New York (1947) di Maxwell Anderson, diplomandosi lo stesso anno all'Accademia d'Arte Drammatica di Roma e nel 1950 entra a fare parte della compagnia di Gino Cervi e Andreina Pagnani.
Nel 1952 partecipa a Tre sorelle di Anton Cechov e La locandiera di Carlo Goldoni, entrambe dirette da Luchino Visconti.
L'anno seguente interpretà La vedova allegra di Goldoni per la regia di Giorgio Strehler e La dodicesima notte di William Shakespeare sotto la direzione di Costa e Castellani. Successivamente entra nella compagnia del Teatro Stabile di Genova, dove ha la possibilità di partecipare a numerosi allestimenti tra cui Ondina di Giraudoux.
Attore di grande versatilità, Gianrico Tedeschi è a suo agio sia nel teatro brillante quanto nello straniamento brechtiano.
In più di sessant'anni di carriera, tra le tante interpretazioni si ricordano il Pantalone di Arlecchino servitore di due padroni (1961) e Sior Todero brontolon (1999) di Goldoni, L'opera da tre soldi (1973) di Bertolt Brecht diretto da Strehler, My Fair Lady (1963) di A.J. Lerner, La governante (1965) di Vitaliano Brancati diretta da Giuseppe Patroni Griffi, Timone d'Atene (1982) di Shakespeare e Tutto per bene (1989) di Luigi Pirandello, entrambi per la regia di Luigi Squarzina, Plaza Suite (1992) di Neil Simon, Il riformatore del mondo (1998) di Bernhard, per cui si aggiudicò il prestigioso Premio Ubu.
E' anche uno dei protagnisti della prosa televisiva, interpretando tra l'altro gli sceneggiati Delitto e castigo (1963) di Dostoevskij e Demetrio Pianelli (1963) di De Marchi, partecipando anche nel 1961 al varietà di Falqui Eva ed io con Bice Valori e Lina Volonghi e nel 1977 a Bambole non c'è una lira.
Tra le sue ultime interpretazioni Le ultime lune di Furio Bordon, La Rigenerazione di Italo Svevo e Smemorando, un eccezionale viaggio nel teatro del '900 per cui ha ricevuto al Teatro Nuovo di Milano il Premio Carlo Porta 2005 e dal Sindaco di Milano il prestigioso riconoscimento dell'Ambrogino d'Oro.