martedì, 05 novembre, 2024
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A VICENZA IL PROGETTO PILOTA DI WELFARE CULTURALE INCONTRI STRAORDINARI. -di Francesco Bettin

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A VICENZA IL PROGETTO PILOTA DI WELFARE CULTURALE INCONTRI STRAORDINARI

In questi giorni, fino al 13 luglio, a Vicenza si sta vivendo una serie di Incontri Straordinari, così infatti si chiama il progetto pilota di welfare culturale organizzato dal Teatro Comunale, sostenuto da Cariverona, che propone un’esperienza davvero unica, che punta direttamente al centro del rapporto attore-spettatore. Attraverso una serie di incontri-laboratorio con professionisti del teatro, ognuno con un suo background specifico e significativo (Gabriele Vacis, teatro e narrazione teatrale, Matteo Cremon, teatro e poesia, Valentina Brusaferro, teatro, Gloria Campaner, musica, Ketti Grunchi, teatro, Thierry Parmentier e Andrea Rampazzo danza e teatro-danza, Alessandro Sanmartin, teatro, in particolare per gli under 30 e Anna Zago, teatro) ogni singolo partecipante (che prenota l’incontro, gratuito, su https://bit.ly/Prenota_IncontriStraordinari) può incontrare l’arte dei saperi e mestieri in un rapporto uno a uno con l’artista scelto, e la sua “materia”. Con laboratori disponibili anche in streaming sul canale YouTube e sulla pagina Facebook del Teatro.

Gabriele Vacis
Gabriele Vacis

Ogni artista e performer è stato scelto con cognizione di causa, badando bene a portare in quest’esperienza professionisti qualificati dei settori teatro, danza, musica e teatro/danza, con importanti esperienze così da garantire grande qualità al lavoro di informazione per lo spettatore, che sviluppino empatia, consapevolezza, capacità di ascolto e di espressione, fino alla sperimentazione del gesto poetico e della parola ad alta voce. Gli incontri durano circa un’ora e si svolgono in massima sicurezza, con tutti i protocolli sanitari anti Covid decretati. Un modo di fare cultura e di vincere la paura dei nuovi incontri, post-pandemia, che mira anche ad aprirsi di più e di condividere artisticamente un contatto reale condiviso, di scambio, dove gli artisti mettono del loro per coinvolgere il proprio spettatore, per portarlo in un viaggio di grande fascino e commozione, scavante dentro, sempre importante per la formazione individuale e collettiva. Oltre duecento sono gli incontri programmati, a orari fissi (alle 10.00, alle 11.30, alle 15.00, alle 16.30 e alle 18.00) e nei diversi spazi del Teatro Comunale di Vicenza. Il progetto Incontri Straordinari sta già regalando a spettatori e artisti grandi soddisfazioni, ed è rivolto a tutti i cittadini, con un accesso privilegiato ad alcune fasce di utenti identificate per età (in particolare per la fascia dei giovani dai 14 ai 30 anni, così da avvicinare i giovanissimi al teatro) e a categorie più fragili, come quelle del disagio sociale, e punta anche al coinvolgimento di spettatori fidelizzati e dei sostenitori degli Amici del Teatro. Tutto è realizzato grazie a uno sforzo effettivo e di organizzazione sostenuto per un progetto culturale ambizioso e deciso, pragmatico, che vede finalmente da vicino la possibilità di ritornare a una vita culturale personale e di collettività, si spera, concreta, effettiva, un ritorno nelle sale a (ri)scoprire il teatro, a respirare l’aria sana di una manifestazione dal vivo. Il piano culturale in atto è una novità nel campo teatrale, e saprà certamente portare i suoi frutti, che già appunto si vedono. Peraltro, il valore del progetto è stato avallato dal riconoscimento dato dalla presenza della Sesta Commissione Consiliare permanente del Consiglio Regionale del Veneto il 7 luglio, invitata al Comunale per una presentazione degli Incontri Straordinari, (a presentarla, Annalisa Carrara, ideatrice del progetto). L’occasione è stata quella di addentrarsi in questo progetto innovativo, a cui sono seguiti una serie di interventi sia sulla “Carta dei valori” del Teatro Comunale (educational, innovazione, reti) che sul quadro attuale di una situazione in movimento che auspica a un vero ritorno, sia per artisti che per il pubblico. Il tutto naturalmente visto nell’ottica del senso del teatro visto come servizio pubblico e funzione sociale, in un reale percorso di recupero post pandemico, per non perdersi mai.

Ultima modifica il Giovedì, 08 Luglio 2021 08:35

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