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SALIERI CIRCUS AWARD, L’ARTE CIRCENSE TORNA SUL PALCOSCENICO. -di Francesco Mocellin

Foto Irene Barbiero Foto Irene Barbiero

Il “Salieri Circus Award” (26/30 settembre scorsi), fresco vincitore del premio Art Bonus 2023, scavalla la quarta edizione in grande spolvero confermando il consolidamento di una formula tra le più felici della scena nazionale ed internazionale.

Come noto, la creatura concepita dal regista e direttore artistico Antonio Giarola coadiuvato dalla regista Linda Tavellin e dallo staff della “Proeventi”, si basa sull’intrigante intuizione di abbinare a performance circensi già strutturate e di qualità dei brani d’autore, con particolare riferimento alla musica classica. L’idea prevede un lavoro di vera e propria ri-scrittura del numero in modo che si plasmi in uno con la musica.

Il palcoscenico prescelto è quello del Teatro Salieri di Legnago, città del Quadrilatero austro-ungarico che ha dato i natali al celebre compositore, a torto individuato come rivale soccombente del contemporaneo Mozart. Sotto la sapiente direzione del maestro Diego Basso, l’Orchestra Ritmico-Sinfonica Italiana ha accompagnato ventidue numeri delle più diverse discipline circensi, provenienti da venti differenti realtà nazionali.

Abbiamo parlato di sapiente direzione per Diego Basso perché alla sua terza esperienza al “Salieri” ha dimostrato una sempre più profonda capacità di comprendere i tempi e la natura delle performance che accompagna valorizzandone la resa di fronte al pubblico.

2024.09.26 Salieri Circus Artem Sherstobitov Ph Irene Barbiero
Salieri Circus - Artem Sherstobitov. Foto Irene Barbiero

Va detto che ogni anno il “Salieri Circus Award” attira un numero sempre maggiore di spettatori come pure di addetti ai lavori ed operatori del settore. Ciò anche grazie a diversi intriganti eventi collaterali che arricchiscono la competizione: dal progetto “Heart beats” – una mostra itinerante di sculture nata con lo scopo di raccogliere fondi per associazioni benefiche – al mercatino di cimeli e memorabilia circensi, dalla collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti e l’Ente Nazionale Sordi che ha permesso anche a coloro che sono affetti da queste disabilità di fruire degli spettacoli fino alla mostra diffusa “Open Art Circus Gallery. Ma uno degli eventi extra show più intriganti ha visto una mostra ed un convegno dedicati alla figura iconica di Nando Orfei, giocoliere, musicista e domatore oltre che attore con Fellini. Il giornalista esperto dei temi circensi Roberto Bianchin ha poi condotto i quotidiani talk con gli artisti proprio all’ingresso del Teatro Salieri.

2024.09.26 Salieri Circus Ouverture ph. Pedon Trocie
Salieri Circus Ouverture. Foto Pedon Trocie

Venendo ai contenuti veri e propri del festival si deve sottolineare l’eccellente qualità complessiva degli artisti, selezionati tra diverse centinaia, che hanno presentato ventidue numeri suddivisi in due diversi spettacoli chiamati uno “Axur” e l’altro “Falstaff” in omaggio a Salieri, ovviamente. Le due rappresentazioni, ben montate dall’esperta regia, erano caratterizzati da una omogeneità forse priva di vertici assoluti ma senza alcuna caduta di livello. Un’altra nota positiva è stata rappresentata dalla felice scelta dei brani musicali ben sintonizzati con ciascuna performance artistica.

Ad aggiudicarsi l’unico “Salieri d’Oro” è stato il tedesco Mikail Karahan con le evoluzioni alla ruota Cyr in versione comica. La scelta è stata abbastanza sorprendente soprattutto in considerazione del livello complessivo del parterre artistico. Quello del tedesco è apparso il tipico prodotto di certo circo contemponraneo, ricco di intuizioni ma tendenzialmente appensantito da una presentazione autoreferenziale. A lui è andato anche il Premio del Pubblico, in ogni caso.

Due gli argenti attribuiti, uno al russo Aleksei Teslin con una “elettrica” performance di jonglerie col diabolo e l’altro al duo cubano-messicano Xtreme Flying che ha dato vita ad una stimolante combinazione aerea di pole dance che molti accreditavano come candidata al gradino più alto del podio.

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Luna Girls. Foto Pedon Trocie

Stessa sorte per le due Luna Girls che con la loro attrazione al cerchio aereo hanno dovuto accontentarsi di uno dei tre “Salieri di Bronzo”. Si è trattato, probabilmente, del numero più strutturato e di maggior classe tra tutti quelli in gara, ricco anche di passaggi di notevole difficoltà tecnica ma senza che la fluidità ne risentisse. Un bronzo meritatissimo è stato attribuito anche alla trapezista italiana Valentina Padellini, della compagnia ArteMàkia, che ha coniugato danza e trapezio diretta da Milo Scotton. La giuria tecnica – ben assortita tra esponenti del circo classico e contemporaneo - ha assegnato l’ultimo bronzo al bielorusso Cello per le sue verticali su di un violoncello.

Valentina Padellini 4 foto di Irene Barbiero 1     
Valentina Padellini. Foto Irene Barbiero

Il Premio della Critica, attribuito dalla giuria composta da giornalisti italiani e stranieri esperti del settore e presieduta come sempre da Roberto Bianchin, è andato al russo Ivan Slipchenko, per l’intrigante presentazione di equilibri sui rulli mentre il “Club Amici del Circo” ha riservato il riconoscimento alla fascinosa Elena Gambi per la sua jonglerie perfetta per cabaret e varietà.      

Non è riuscita a guastare l’atmosfera la plateale protesta contro la presenza di un giurato russo da parte di un’artista ucraina che non si è esibita nello show domenicale risultando inevitabilmente squalificata. Il gesto, dal sapore un po’ autopromozionale, ha avuto quale unico risultato – forse – quello di mettere in imbarazzo proprio gli altri artisti ucraini presenti al festival che hanno regolarmente presentato le loro performance.

Carillon Paolo Casanova
Carillon - Paolo Casanova

Durante la serata di gala, è stato assegnato un Salieri di Platino alla carriera a Paolo Casanova, in arte Carillon, ben noto agli spettatori del celebre circo tedesco “Roncalli” per la sua delicata clownerie. 

Un’importante novità ha caratterizzato l’ultima edizione della kermesse: la presentazione di tutti gli spettacoli è stata affidata all’attore Andrea Castelletti  che ha vestito i panni di Antonio Salieri restituendo un’immagine del grande musicista legnaghese lontana dalla consueta patina agiografica.

Il “Salieri Circus Award” ha dimostrato – se ancora ce ne fosse stato bisogno – di quanta vitalità goda ancora il circo e quante facce questa arte antica sia capace di mostrare. 

Francesco Mocellin  

Ultima modifica il Venerdì, 25 Ottobre 2024 10:44

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