Cari Lettori,
dopo New York, San Francisco, San Jose, Stoccolma, Bucarest, eccoci a Pechino, ribattezzato Beijing, capitale della Cina, per far conoscere dove il teatro lo vivi e racconti, venendoci. Sì, conoscere, raccontare, commentare, offrire è il nostro compito. E l'impegno non è solo quello di registrare, ma anche quello di proporre eventi, affinché la creatività dell'uomo possa sollecitare altri per un'arte allargata e condivisa.
Un viaggio nelle capitali del mondo per incontrare protagonisti dello spettacolo e intervistarli, per una reciproca conoscenza. Per questo ti chiediamo di stare vicino a Sipario.
Prossimamente: India, Giappone, Africa, Australia, Indonesia, Americhe, e altri ancora, perché, aprendo Sipario sul mondo, affermiamo, con Williams Shakespeare, che "Il mondo è tutto uno spettacolo" da vivere perché ti appartiene, per essere anche tu un protagonista. Apri gli occhi sul mondo con Sipario.
Beijing
Grande Mostra storica permanente
per la Compagnia del Corpo di Ballo
In un momento di pausa delle prove di "La Chauve-Souris", siamo stati invitati a visitare la Mostra che si trova al quarto piano, dell'edificio, sede della Compagnia del Teatro Tianqiao.
La mostra, inaugurata nel 2009, è dedicata alla storia del Corpo di Ballo Nazionale della Cina, dal suo esordio che risale al 31 dicembre del 1959, grazie ad una giovane di nome Dai Ailian che, essendo stata inviata a studiare la danza a Parigi, al rientro convinse il Governo della Repubblica Popolare a istituire una Compagnia stabile a Pechino per rappresentare il repertorio classico del balletto occidentale: primo spettacolo prodotto "Il Lago dei Cigni", con maestri russi.
La Mostra fotografica è organizzata in uno spazio espositivo assai grande, e si sviluppa su una sentina di pannelli disposti in maniera labirintica, ma con un percorso logico e cronologico
per la lettura. Sulle pareti sono riportate le foto più significative, anno per anno, che hanno segnato la storia della Compagnia. Si tratta di foto in bianco e nero, alternate a quelle a colori e a insegne luminose con immagini giganti e spettacolari. Nel compiere il percorso di lettura si evincono i cambiamenti di stile e di repertorio dovuti ai momenti politici storici della Cina.
Per esempio: i rapporti stretti con l'Unione Sovietica hanno portato ad un radicale cambiamento del repertorio, sia di contenuti, sia di stile.
Iniziarono le molte produzioni di spettacoli che fossero in linea con l'ideologia comunista, e vertevano soprattuto sul mondo militare. Tanto è vero che i ballerini, per essere credibili come soldati, seguivano dei corsi di preparazione sul campo con veri militari.
In repertorio, esiste un balletto dal titolo "The Red Detachment of Women", che viene ripreso ogni anno per festeggiare la Cina Comunista, al quale hanno sempre presenziato tutti i Presidenti della Repubblica, visibili in mezzo ai primi ballerini per le dovute congratulazioni e apprezzamenti. Inoltre, i pannelli riassuntivi di tutti i titoli degli spettacoli effettuati dimostrano il preciso impegno economico che si profonde in questa attività, di cui vanno orgogliosi. Come sono orgogliosi degli spettacoli che hanno coinvolto coreografi occidentali quali George Balanchine, William Forsythe, Akram Khan, John Neuemier, Roland Petit e ballerini famosi quali Manuel Legris, Luigi Bonino ecc...
La funzione della mostra, che è permanente, è quella di essere disponibile alle scolaresche, agli studenti universitari, a giornalisti, studiosi, ma soprattutto, adesso che la Cina è aperta ad una economia socialista di mercato, ai graditissimi visitatori possibili sponsor.