Alessandro Frola nasce a Parma nel 2000. Studi effettuati: 2006/2010 studia presso "Professione Danza Parma" diretta da Lucia Giuffrida. 2010/2016 fa parte del corso di formazione Professionale per Danzatori di "Professione Danza Parma" diretto da Lucia Giuffrida. 2013 frequenta la scuola estiva dell'American Ballet di New York con borsa di studio. 2010/2016 frequenta il corso estivo al Royal Ballet di Londra con borsa di studio. 2016/2017 studia presso "Fomento Artistico Cordobes" Messico. 2017/2018 "Hamburg Ballet John Neumeier". Premi nel 2009: 1° premio Concorso Anna Pavlova. 2010: 1° premio Concorso Longiano. 2012: 2° premio solista American Grand Prix semifinali europee Parigi. 3° premio passo a due American Grand Prix semi finali europee Parigi. 2013: Finali dell'American Grand Prix New York. Vincitore della borsa di studio all'American Ballet di New York, alla Rock School e alla Orlando School. Vincitore dell'American Grand Prix a Cordoba Messico. Danza il passo a due dei vendemmiatori di "Giselle" nel gala "Le stelle di oggi incontrano le stelle del domani" a Cordoba, Messico. 1° Premio passo a due Concorso di Alassio. 2° premio solista Concorso di Alassio. Invitato come ospite alla manifestazione "L'Italia che Danza". 2014: Vincitore del Grand Prix Ciudad de Barcelona, vincitore della borsa di studio presso Peridance studio di New York. Lo scultore Richard MacDonald gli dedica una statua che viene donata alla città di Barcellona. 3° Premio Concorso Expression Firenze. Riceve il premio al talento intitolato a Giuliana Penzi a Loano estate. 2015 vince il terzo premio al Concorso Tanzolymp di Berlino oltre ad una borsa di studio per l'English National Ballet di Londra e per lo Staatsballet di Berlino. Viene invitato a danzare al "Gala Gaudeamus" di Maribor in Slovenia. 2015 vince il Premio Lucchetta e il Premio Flaiano per la sua interpretazione in "Billy Elliot" 2016. Finalista allo Youth America Grand Prix di New York dove vince le borse di studio per il National Ballet of Canada, lo Houston Ballet Texas, il Dutch National Ballet Amsterdam. 2017 finalista al Prix de Lausanne in Svizzera e vincitore di numerose borse di studio tra cui quella per l'Hamburg Ballet dove attualmente studia. Esperienze di scena: 2004 "Il Flauto magico" presso il Teatro Regio di Parma. 2006: Ensemble nel Musical "Annie" presso "Professione Musical di Parma". 2008: Oliver nel musical "Oliver" prodotto da "Professione Musical di Parma". 2015 interpreta "Billy Elliot" per più di cento repliche nella produzione italiana della Peeparrow per il quale vince il Premio Lucchetta e vince il Premio 2016 il principe Schiaccianoci nel balletto "Lo Schiaccianoci". Danza tra l'altro: Puk in "Sogno di una notte di mezza estate", il Bianconiglio in "Alice nel paese delle meraviglie", il principe in "Cenerentola", Passo a due dei vendemmiatori, passo a due di Harlequinade, passo a due dell'Uccellino azzurro, passo a due dei cadetti, passo a due di Satanilla e numerose creazioni contemporanee.
Gentile Alessandro, qual è stato e qual è il ruolo della danza nella tua crescita personale?
Facendo parte di una famiglia in cui tutti sono protagonisti nel mondo artistico, la danza ha avuto per me un ruolo fondamentale nella mia crescita!
Quando e perché hai scelto di diventare ballerino?
La passione per la danza è stata parte di me sin da piccolo. Non c'è stato un giorno preciso in cui ho deciso di fare il ballerino, ma la felicità che provavo e provo tuttora cresceva ogni giorno di più, finché ho capito che era la mia strada.
In alternativa cosa ti sarebbe piaciuto fare?
In realtà a questa domanda non ci avevo mai pensato, perché sin da quando sono piccolo il mio unico pensiero è stato rivolto alla danza.
A che punto sei nel tuo percorso di formazione?
Dall'agosto 2017 frequento il settimo corso presso l'Hamburg Ballet School John Neumeier. Il prossimo anno concluderò i miei studi e inizierò a cercare lavoro in compagnia.
Che cosa desideri per il tuo futuro artistico?
Ovviamente vorrei che il mio sogno di diventare un ballerino si realizzi appieno.
Che cosa ti piace andare a vedere a teatro soprattutto riferito all'arte coreutica?
La cosa che preferisco vedere a teatro, sono i balletti classici. Oltre la danza accademica, nutro una passione per i Musical e apprezzo sempre assistere a nuove creazioni e stili diversi.
Che cosa diresti a un tuo coetaneo per invitarlo a frequentare i corsi di danza?
Inviterei chiunque a ballare perché le emozioni che ti regala la danza sono uniche.
Che cosa rappresenta per te l'entrata in scena?
È un'emozione molto speciale e unica che è difficile da spiegare. Il palco è il posto in cui riesco ad essere me stesso e a sentirmi totalmente libero.
La tua casa è stata "Professione Danza Parma", che anni sono stati?
Sicuramente è stato molto difficile lavorare con i miei genitori, però condividere la passione per la danza con l'intera famiglia è stato un supporto che mi ha aiutato a crescere professionalmente.
All'American Ballet di New York come ti sei trovato e cosa ti ha colpito maggiormente?
Mi sono trovato benissimo ed è stato molto istruttivo, perché il metodo di insegnamento americano è diverso dal metodo europeo con il quale avevo da sempre studiato.
Mentre al Royal Ballet di Londra?
Ho frequentato per diversi anni la "Royal Ballet Summer School" e sono stati periodi ricchi di esperienze indimenticabili. Lavorare con gli insegnati della scuola, e imparare i loro metodi, è risultato davvero istruttivo e mi ha aiutato notevolmente a migliorare.
Sei stato anche in Messico, presso il "Fomento Artistico Cordobes", com'è vissuta la danza in quel paese?
A Cordoba il balletto è un riscatto dalla povertà. I bambini vengono presi dalle zone povere e gli viene data l'opportunità di farsi una carriera e riscattare loro e la loro famiglia dalla miseria. È bello vedere come l'arte possa aiutare anche nella vita "normale".
Tuo fratello Francesco Gabriele attualmente è First Soloist al National Ballet in Canada. Quanto è importante il suo esempio nel tuo percorso formativo e cosa apprezzi in lui come ballerino?
Mio fratello è stato ed è il mio primo modello. Mi emoziono vedendolo ballare e vorrei, anche se sono molto diverso da lui, raggiungere un giorno i suoi risultati.
All'"Hamburg Ballet John Neumeier" quali insegnamenti hai tratto tra i più preziosi?
All' Hamburg Ballet ho avuto la possibilità di ballare in diversi spettacoli coreografati da John Neumeier, tra i quali "Bach" (che ho avuto l'onore di portare al "Orchard Ballet Gala" in Giappone e al "Tanzolymp" a Berlino), "On The Town", "Reise durch die Jahreszeitung" e le "40 sinfonie di Beethoven". Da quando sono nell'organico di questa scuola, grazie agli insegnamenti che ho maturato, la mia tecnica e il mio modo di lavorare sono migliorati. Ho appreso tante cose nuove, tante sfumature, preziosi consigli e sicuramente ho inteso inediti stili. Vivendo in Germania ho anche avuto la possibilità di imparare il tedesco e migliorare il mio inglese.
Hai vinto diversi premi per la tua interpretazione in "Billy Elliot". Cosa resterà nel tuo cuore di questo grande successo?
"Billy Elliot" è stata per me una delle esperienze più belle della mia vita, e quindi avrà per sempre un posto nel mio cuore. Le responsabilità che mi sono dovuto prendere per sostenere un ruolo così importante mi hanno fatto crescere e capire nuove cose, che senza questo musical non avrei potuto fare. Sono onorato di aver lavorato con Massimo Romeo Piparo, il quale mi ha permesso di far parte di un grande musical. Il cast con cui ho avuto il piacere di lavorare mi ha sempre aiutato e non smetterò mai di ringraziarli. Ho trascorso con loro tanti bei momenti in teatro e fuori, sono stati davvero come una seconda famiglia. Mi sento realmente fortunato ad averli incontrati e di aver potuto lavorare con persone di indubbio talento. Ringrazio tutto il cast, i maestri, i tecnici ma soprattutto la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto e supportato.
Sei stato anche finalista al Prix de Lausanne, uno tra i più prestigiosi al mondo. Quali sono state le maggiori difficoltà ma anche le maggiori soddisfazioni in Svizzera?
È sempre stato un grandissimo sogno partecipare al "Prix de Lausanne", un concorso molto prestigioso per il quale ho avuto qualche difficoltà nella preparazione in quanto le aspettative erano alte. Ma nonostante tutto le soddisfazioni ricevute hanno ripagato il durissimo lavoro.
Per concludere, Alessandro, fino ad ora cosa ti ha regalato di più bello la "danza" nella tua giovane vita?
Di sicuro molte esperienze educative e professionali. Grazie alla danza ho avuto la possibilità di viaggiare, vedere nuovi posti, apprendere nuove lingue, imparare altri metodi di insegnamento, conoscere e lavorare con maestri di alto livello e intrecciare nuove amicizie. La danza mi ha regalato bellissimi momenti, e spero che sia così anche in futuro.
Michele Olivieri