LA RAGAZZA DELLO SWING I luoghi dell’anima, quelli veri, sono quelli che porti con te, ovunque tu vada, perché lì rimangono attaccati per sempre. I luoghi dell’anima sono quelli dove ciascuno di noi ha lasciato piccoli stracci, brandelli della propria vita. Rosa, originaria di un paese della provincia pisana, ha 78 anni. Obbligata ad emigrare con la sua famiglia nel 1944 per sfuggire agli orrori della guerra e cercare una nuova vita altrove, Rosa ritorna al suo vero luogo dell’anima, il suo paese natale, dopo più di 50 anni. Ci racconta una storia di persone semplici e di vita vissuta, dove i suoi ricordi si dipanano tra la miseria della povera gente e la musica americana ascoltata clandestinamente alla radio, tra la prepotenza fascista e gli ideali della lotta partigiana. Quegli anni sono ormai lontani, ma il cuore di Rosa batte ancora, da tutta la vita, per quella sensazione di una “umida carezza sulle labbra” e il desiderio di un bacio, un bacio “…un po’ maleducato…” che il suo amore di un tempo, se ora fosse lì con lei, le darebbe “…per aiutarla a respirare… e un altro ancora… per morirci dentro”. |
LA RAGAZZA DELLO SWING - di Fabrizio Meini
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