FLUCTUS, DECLINAZIONI DEL VIAGGIO
Torino Creazione Contemporanea - Festival delle Colline Torinesi 24
(2-22 giugno 2019)
Dal 2 al 22 giugno 2019 torna Torino Creazione Contemporanea - Festival delle Colline Torinesi giunto alla ventiquattresima edizione. Ideato e progettato dall'Associazione Festival delle Colline Torinesi è organizzato insieme alla Fondazione Teatro Piemonte Europa con cui il festival ha dato vita dal 2018 a un nuovo polo del contemporaneo. Il Festival che propone da anni un cartellone di rilievo europeo, specchio fedele dell'innovazione teatrale e della drammaturgia contemporanea, è diretto da Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla.
Il Festival 2019 rende omaggio a tre compagnie italiane che hanno scritto pagine importanti della sua storia e che hanno contribuito in modo determinante a definirne l'immagine in Europa: la compagnia di Pippo Delbono, la Socìetas e i Motus: a Pippo Delbono e alla Socìetas – composta, nell'occasione, da Claudia Castellucci e Chiara Guidi – viene affidata l'inaugurazione e ai Motus la chiusura.
Pippo Delbono sarà in scena al Teatro Astra con lo spettacolo La gioia prodotto dalla sua compagnia e da Emilia Romagna Teatro, dai teatri di Liegi e Maubeuge: un viaggio che mette in relazione la gioia con il cammino degli onesti; un percorso che indaga i dolori delle persone e del mondo alla scoperta di quei rari momenti di felicità che la vita sa offrire.
Attinge invece a un linguaggio ironicamente aulico per descrivere un mondo privo di peso o di senso Il regno profondo. Perché sei qui? di Chiara Guidi e Claudia Castellucci: autentica prova di virtuosismo di due interpreti, capaci anche di offrire un'inaspettata vis comica. Lo spettacolo della Socìetas, in scena alla Lavanderia a Vapore di Collegno, si basa su continue domande e provvisorie risposte, comprese quelle ispirate dalla religione, dalla filosofia, dallo scetticismo quotidiano.
I Motus, in chiusura, proporranno Rip it up and start again: una sorta di musical creato con gli allievi della Manufacture - Haute école des arts de la scène di Losanna, diretto da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, che si rifà a uno dei più noti fenomeni musicali post-punk dell'inizio degli anni '80. Lo spettacolo è una sorta di concerto-karaoke-manifesto con video-clip e remix che ricerca in un passato recente per meglio guardare l'oggi. Rip it up and start again prova a rispondere, senza alcuna nostalgia, a una domanda cruciale: "cosa succede se i giovani non sono più in grado di suscitare stupore?".
Il grido di dolore di una romena emigrata in Italia lo evoca invece Medea per strada, monologo di Elena Cotugno interpretato a bordo di un furgone in movimento. Diretta da Giampiero Borgia, ripercorre il mito di Medea, madre assassina, che nell'occasione veste i panni di una giovane romena. Come per molti profughi anche per lei, il viaggio in Italia diventa un incubo e il tragitto del furgone in zone malfamate della città lo svela.
Questa Medea per strada, fil rouge del cartellone 2019, svolge idealmente il tema triennale del Festival, ovvero "Fluctus, declinazioni del viaggio", giunto al secondo anno.
A questo tema si lega anche l'installazione alla Fondazione Merz che sarà la prima tappa di Illegal Helpers (Aiuti illegali), un progetto di Paola Rota, Simonetta Solder, Teho Teardo, tratto da testi sui migranti e su quanti li soccorrono di Maxi Obexer, scrittrice italo-tedesca quarantenne che vive e lavora a Berlino.
Fra le prime nazionali del festival: Commedia con schianto. Struttura di un fallimento tragico di Liv Ferracchiati, e Il dito dell'autrice kossovara Doruntina Basha con la regia di Leonardo Lidi. Commedia con Schianto prodotto dal Teatro Stabile dell'Umbria è un testo che esplora i percorsi creativi, il fascino e le contraddizioni del lavoro di una compagnia teatrale. Liv Ferracchiati ritorna a Torino dopo il fortunato debutto, l'anno scorso al Festival delle Colline Torinesi, della sua Trilogia sull'identità. Il dito, prodotto da La Corte Ospitale, storia di due donne, di due generazioni diverse alle prese con vicende di famiglia e con l'elaborazione di un lutto, si è aggiudicato il Premio della Fondazione Heartefact per il miglior testo drammatico di impegno dell'area ex jugoslava.
Nel segmento internazionale da segnalare i catalani Agrupación Señor Serrano con lo spettacolo Kingdom dove il viaggio inconsueto delle banane che nell'800 invasero l'Occidente diventa il simbolo stesso del consumismo, che sembra non poter smettere di divorare le risorse del pianeta. "Che fare?" si domandano in modo provocatorio gli Agrupación. Se questo è il destino, far festa fino all'ultimo! Una risposta paradossale che vuole evidentemente rendere consapevoli e indurre a riflettere.
Con un linguaggio di palcoscenico radicalmente diverso, El Conde de Torrefiel, altra compagnia catalana, egualmente si interroga in La plaza sul futuro inconoscibile del mondo. In una piazza vengono visualizzate le riflessioni di persone che passano. Lo spettacolo, un po' magrittiano, è stato definito "un lucido allarme".
Altro appuntamento del segmento internazionale è con la compagnia del Greck festival di Violet Louise e con la sua performance multimediale e musicale Strange Tales, tratta da racconti e poemi di Edgard Allan Poe. In scena Aglaia Pappas, nome di spicco del cinema e del teatro ellenico, attrice di Terzopoulos, e la stessa Violet Louise, regista, cantante, artista multimediale.
È una coproduzione italo-franco-svizzera lo spettacolo Dans le pays d'hiver (Nel paese dell'inverno), diretto e interpretato da Silvia Costa, dedicato ai Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, incontro-scontro tra gli dei e gli uomini, viaggio nella mitologia. Tra i produttori lo stesso Festival delle Colline Torinesi e il teatro francese MC93 – Scène Nationale de Bobigny.
Giunge al Festival dopo aver vinto il Premio Ubu/Spettacolo dell'anno 2018 anche Overload di Sotterraneo, collettivo fiorentino di ricerca teatrale. Nell'occasione si esercita sulla sovrabbondanza di messaggi che condizionano la nostra vita, quasi una nebbia in cui ci muoviamo, viviamo, interagiamo, dormiamo.
Un progetto del Festival dalle molte sfaccettature è quello intorno a Deserto rosso di Antonioni che comprende due spettacoli di Deflorian/Tagliarini, Quasi niente e Scavi e la rassegna di film del Museo Nazionale del Cinema proprio dedicata ai lavori del maestro ferrarese dopo il 1964.
Il cartellone dà risalto anche alle giovani compagnie e gruppi che lavorano a Torino portando alla ribalta, quest'anno, la Piccola Compagnia della Magnolia, alle prese con un testo di Massimo Sgorbani, Mater Dei, la Ballata dei Lenna, Cubo Teatro e Alba Porto, tutti vincitori del Bando Ora! della Compagnia di San Paolo e tutti "accompagnati" dal Festival. Propongono rispettivamente Libya. Back Home, Tito-Rovine d'Europa, e Something About You.
Altri artisti italiani proposti nel 2019 sono Rita Frongia con la Trilogia del tavolino, la regia del cui primo spettacolo è firmata da Claudio Morganti, Filippo Ceredi con Between Me and P, Silvia Mercuriali con Macondo, Michele Sinisi con Edipo,
Carattere distintivo del festival è anche la sequenza dei suoi segni d'artista condivisi con la Fondazione Merz che accompagnano dal 2006 la rassegna. Un vero e proprio percorso artistico, a fianco di quello teatrale, iniziato con Mario Merz, e proseguito con Marco Gastini, Luigi Mainolfi, Michelangelo Pistoletto, Nunzio, Marzia Migliora, Giorgio Griffa, Antie Rieck, Zena El Khalil, i Masbedo, Botto&Bruno, Marisa Merz, Lida Abdul e, quest'anno, con Petrit Halilaj.
Gli spettacoli, in tutto 24, con 61 recite in 19 giorni e otto prime, si svolgono a Torino e Collegno, eminentemente presso il Teatro Astra, ma anche in altre location come il Teatro Gobetti, la Lavanderia a Vapore, il Cubo Teatro, la Casa del Teatro, la Fondazione Merz, il Palazzo degli Istituti Anatomici, il Polo del '900.
La ventiquattresima edizione si avvale del contributo della Compagnia di San Paolo, maggior sostenitore e di Fondazione CRT e del sostegno pubblico del MiBAC, della Regione Piemonte e della Città di Torino. Il Festival è realizzato in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Teatro Stabile Torino-Teatro Nazionale.
SPETTACOLI 24
2 giugno ore 18, Lavanderia a Vapore
SOCIETAS > IL REGNO PROFONDO. PERCHE' SEI QUI?
Lettura drammatica
in collaborazione con Asti Teatro
Recuperando il dialogo didascalico classico Chiara Guidi e Claudia Castellucci si dispongono alla rappresentazione di un mondo privo di peso, dove "non succede niente". La metrica delle frasi infonde velocità crescente alle domande, che da una parvenza elementare svelano man mano attinenza con i grandi interrogativi. Un linguaggio idiomatico e una logica stringente donano un'inaspettata comicità a quest'oratoria che ha riscosso due nomination ai Premi Ubu.
2 e 3 giugno ore 20 , Teatro Astra
EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
COMPAGNIA PIPPO DELBONO > LA GIOIA
in collaborazione con Lovers Film Festival
Pippo Delbono ritorna al Festival con un viaggio nei dolori, nelle angosce delle persone e del mondo, per provare a scoprire quei rari momenti di gioia che pure la vita sa offrire. Ecco allora il circo con i suoi clown e i suoi balli, ecco una pienezza di visioni, centinaia di barchette di carta, sacchi di panni colorati, a evocare i sommersi nel "mare nostrum", l'esplosione floreale creata da un fleuriste francese.
dal 4 al 22 giugno partenza Teatro Astra, posti limitati
4-6-8-11-13-15-18-20-22 ore 18.30 e 21.30
5-7-9-12-14-16-19-21 ore 18.30
TEATRO DEI BORGIA>MEDEA PER STRADA
in collaborazione con Piemonte dal Vivo
Su un furgone in viaggio in zone periferiche e malfamate della città si leva fortissimo il grido di dolore di una Medea contemporanea, madre assassina che vive anche la difficile condizione del profugo. Nella grande tragedia dei migranti lo spettacolo individua quella specifica delle tante donne straniere partite invano alla ricerca di una vita migliore.
4 e 5 giugno ore 20, Casa Teatro Ragazzi
VIOLET LOUISE/AGLAIA PAPPAS > STRANGE TALES
v.o. sott. it./ in collaborazione con VIE Festival
Una performance multimediale ispirata dal racconti e dai poemi di Edgar Allan Poe per interrogarsi sulla vita e sulla morte e sulle zone di confine tra l'una e l'altra. Letteratura e musica si intrecciano in un laboratorio di memorie, dunque di viaggi indietro nel tempo, ma anche di fantasie sull'ultimo cammino. Una ragazza misteriosa fa visita a una donna su una sedia a rotelle.
4 e 5 giugno ore 22 Cubo Teatro PRIMA
PICCOLA COMPAGNIA DELLA MAGNOLIA > MATER DEI
La compagnia torinese porta in scena un testo inedito di Massimo Sgorbani in cui si indaga il rapporto tra una madre ingravidata da un dio-toro e una gravidanza iperbolica che genera tredici figli: l'ultimo nato è diverso dagli altri, troppo umano, è il mugghiare che precede il logos. Ora qualcuno sta arrivando a correggere l'errore.
6 giugno ore 20 e 7 giugno ore 18, Fondazione Merz
DEFLORIAN/TAGLIARINI >SCAVI
in collaborazione con Fondazione Merz e Asti Teatro 41
Un progetto collaterale allo spettacolo Quasi niente per raccontare la ricerca fatta da Deflorian e Tagliarini su Antonioni, una sorta di diario di lavoro sugli "scavi" al fondo Antonioni di Ferrara, in cui si dà conto degli appunti del regista di Deserto Rosso e di Moreno Campani, suo assistente, delle fotografie di scene non montate e di altri segreti. Un momento di sorprendente archeologia artistica.
6 giugno ore 22 e 7 giugno ore 20, Teatro Astra PRIMA
LIV FERRACCHIATI /TEATRO STABILE DELL'UMBRIA >
COMMEDIA CON SCHIANTO. Struttura di un fallimento tragico
in collaborazione con Lovers Film Festival
Un nuovo testo di Liv Ferracchiati che esplora i percorsi creativi, le difficoltà, i fallimenti di un giovane drammaturgo under 35 e di una giovane compagnia teatrale under 35. Soprattutto in relazione all'impatto con un mercato teatrale italiano acriticamente ingordo di novità e di sperimentazione. Quella sperimentazione che non trova quasi mai condizioni adatte a favorirla.
7 giugno ore 22, Lavanderia a Vapore PRIMA
LA BALLATA DEI LENNA > LIBYA. BACK HOME
in collaborazione con Piemonte dal Vivo
vincitore Bando Ora! Compagnia di San Paolo
Un itinerario di scoperta dell'attuale, tormentatissima, Libia ma anche un viaggio a ritroso nell'ex colonia italiana, sulla falsariga di una storia famigliare dell'interprete stessa, il cui nonno era, laggiù, medico condotto. Vicende private ed epopea tragica di un popolo che, nonostante tutto, continua a guardare all'Italia. Come dimostra, nello spettacolo, la testimonianza di un videomaker libico.
8 giugno ore 22 e 9 giugno ore 20, Teatro Astra
DEFLORIAN/TAGLIARINI > QUASI NIENTE
Ispirandosi liberamente a Deserto rosso di Antonioni, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini portano in scena le nevrosi di tre generazioni che devono attraversare il loro deserto esistenziale, confrontandosi con l'alienazione contemporanea e con le loro stesse fragilità. "C'è qualcosa di terribile nella realtà e io non so cosa sia. E nessuno me lo dice": afferma Giuliana, la protagonista del film interpretata da una straordinaria Monica Vitti.
8 giugno ore 20 e 11 giugno ore 22, Cubo Teatro PRIMA
ALBA PORTO/ ASTERLIZZE > SOMETHING ABOUT YOU
in collaborazione con Asti Teatro 41
vincitore Bando Ora! Compagnia di San Paolo
Un progetto che parte da un archivio particolare, quello dei diari di Pieve Santo Stefano, dedicato alla memoria delle persone comuni, che hanno tramandato tracce della loro vita su fogli, quaderni e persino lenzuola. Un lavoro che esplora tali biografie estendendosi anche a un analogo archivio portoghese, soprattutto alla ricerca dei cosiddetti "segreti di famiglia".
9 giugno ore 18,Cubo Teatro
SILVIA MERCURIALI / MACONDO
in collaborazione con il Torino Fringe Festival
Liberamente ispirato a Cent'anni di solitudine di Marquez, riletto in una chiave di autoteatro; una strategia di messa in scena sviluppata da Silvia Mercuriali in Inghilterra, che pone al centro della scena, vuota, l'interazione tra gli spettatori, guidati attraverso semplici istruzioni audio, in una celebrazione della collettivita' e della collaborazione.
11 e 12 giugno ore 20, Palazzo degli Istituti Anatomici PRIMA
MICHELE SINISI / ELSINOR> EDIPO. Il corpo tragico
in collaborazione con Asti Teatro 41
Un luogo insolito e affascinante, il Polo Museale del Palazzo degli Istituti Anatomici di Torino, per una performance particolare, una sorta di esame post-mortem con racconto a ritroso, in cui un vecchio Edipo si toglie ogni maschera, ripensa alle sue disgrazie e si interroga di nuovo sui tanti enigmi del suo mito.
13 e 14 giugno ore 20, Teatro Astra
AGRUPACIÒN SENOR SERRANO > KINGDOM
v.o. sott.it / in collaborazione con Piemonte dal Vivo
É una indagine ironica quella di questo gruppo catalano di forte vocazione multimediale, che mette insieme il mito di King Kong (lo scimmione del cinema che scala per primo l'Empire State Building), l'esportazione delle banane, le multinazionali, la pubblicità, i supermarket, insomma il consumismo. "Che fare?" per arrestarne gli effetti devastanti. Provocatoriamente Agrupación risponde: "fare festa fino all'ultimo!".
14 giugno ore 22, Teatro Gobetti
SOTTERRANEO / OVERLOAD
in collaborazione con Asti Teatro 41
Premio Ubu 2018 come spettacolo dell'anno, la creazione del collettivo fiorentino esplora la sovrabbondanza di messaggi che condiziona la nostra vita. I continui stimoli portati in scena ci fanno capire come siamo immersi in una nebbia di iper-informazioni dentro la quale ci muoviamo interagendo, dormiamo, viviamo. Alla luce di questo stato di cose il pianeta sembra troppo rumoroso e distratto per riuscire a sopravvivere.
15 giugno ore 18/20/22, Cubo Teatro
RITA FRONGIA > TRILOGIA DEL TAVOLINO
LA VITA HA UN DENTE D'ORO / LA VECCHIA / GIN GIN
Un tavolino e due sedie sono il minimo comune denominatore di questa trilogia firmata dalla drammaturga Rita Frongia. Tre testi e tre spettacoli con protagonisti due avventori di un bar, un "artefice magico" che legge i tarocchi a un suo cliente, infine due sorelle ubriacone. Tutte e tutti impegnati a ingannare la solitudine e ad allontanare il più possibile la morte, e a rispondere, contemporaneamente, ai dilemmi della vita.
16 giugno ore 20, Teatro Astra PRIMA
CUBO TEATRO / TITO – ROVINE D'EUROPA
vincitore Bando Ora! Compagnia di San Paolo
Lo spettacolo è tratto dal Tito Andronico di Shakespeare e dalla rilettura di Heiner Müller Tito fall of Rome. Il progetto esplora in particolare il rapporto tra padri e figli con sullo sfondo un'Europa in decadenza. Si interseca al testo il viaggio, vissuto in prima persona dagli artisti, per documentare le attuali rovine d'Europa, da Berlino a Dresda, a Varsavia, a Buchenwald, a Teufelsberg
18 giugno ore 18, Polo del '900
FILIPPO MICHELANGELO CEREDI > BETWEEN ME AND P.
Un laboratorio di memorie con al centro dell'attenzione l'inspiegabile scomparsa del fratello dell'autore e performer. Nel 1987, Pietro Cossu Blanc aveva 22 anni, uscì di casa a Milano e non vi fece più ritorno. Sparito nel nulla. Filippo all'epoca aveva 5 anni. Attraverso un archivio informatico, oggetti, lettere, fotografie, musiche e proiezioni, egli cerca di delineare i contorni di quel mistero. Parlando anche della storia italiana.
18 e 19 giugno ore 20, Lavanderia a Vapore
SILVIA COSTA > NEL PAESE DELL'INVERNO
Il lavoro, presentato in forma di studio nel 2018 proprio al Festival delle Colline Torinesi, è dedicato ai Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, un viaggio nella mitologia, incontro-scontro tra gli dei e gli uomini. Un approccio inedito, performativo, a Pavese. Scrittore, qui, ben lontano dal narratore realista che sempre prevale nella percezione del pubblico.
20 e 21 giugno ore 20, Teatro Astra
EL CONDE DE TORREFIEL > LA PLAZA
v. o. sott. it / in collaborazione con Piemonte dal Vivo
La compagnia catalana ci porta al centro di una piazza, un luogo pubblico, un'agorà in cui vengono visualizzate le riflessioni delle persone che passano, tutte senza volto come personaggi di Magritte. Banalità quotidiane e eventi epocali insieme. Non ci sono dialoghi sonori ma solo sottotitoli e musiche elettroniche. Tutti semi-automi e una sola donna reale, l'eroina morta di un oral-sex-porn-video. Un lucido allarme sul futuro apparentemente inconoscibile del mondo.
21 e 22 giugno ore 22, Lavanderia a Vapore
MOTUS > RIP IT UP AND START AGAIN
"Cosa succede se i giovani non sono più in grado di suscitare stupore"? I Motus cercano di rispondere a questo interrogativo portando in scena giovani attori, allievi della Manufacture-Haute école des arts de la scène di Losanna in uno spettacolo-musical ispirato al post-punk degli anni '80. L'energia dirompente dei Motus per un concerto-karaoke-manifesto.
22 giugno ore 18, Fondazione Merz PRIMA
PAOLA ROTA/MAXI OBEXER /SIMONETTA SOLDER/TEHO TEARDO >
ILLEGAL HELPERS
in collaborazione con Fondazione Merz e Fabulamundi.Playwriting Europe
Un radiodramma basato sul romanzo-saggio in lingua tedesca di Margareth-Maxi Obexer L'estate più lunga d'Europa, è la base di partenza per la prima tappa,, installativa, di uno spettacolo dedicato a uno dei temi cardine della nostro contemporaneità: le grandi migrazioni e le reazioni che suscitano. Ci sono storie di migranti e di chi li soccorre, a volte illegalmente.
22 giugno ore 20, Teatro Astra PRIMA
LEONARDO LIDI/DORUNTINA BASHA > IL DITO
Lo spettacolo è tratto da un testo della scrittrice kosovara Doruntina Basha, che mette al centro del suo lavoro la storia di due donne di due generazioni diverse, alle prese con vicende di famiglia e con l'elaborazione di un lutto. Il dito si è aggiudicato il Premio della Fondazione Heartefact per il miglior testo drammatico di impegno dell'area ex jugoslava, promosso in collaborazione con il centro Qendra Multimedia di Prishtina.