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Stefano Massini

Stefano Massini Stefano Massini

Stefano Massini, trentenne, fiorentino. Nel 2007 riceve il Premio Nazionale della Critica come Giovane Artista Rivelazione del 2007. Nel 2005 vince il maggiore premio italiano per la scrittura teatrale, il Premio Pier Vittorio Tondelli a Riccione Teatro. Negli ultimi due anni è finalista ai Premi Ubu con "La Gabbia" e "L’odore assordante del bianco". Finalista anche ai Premi Olimpici del Teatro dell’ETI a Vicenza. La casa editrice Ubulibri pubblica in tutte le librerie italiane i suoi testi teatrali e il volume si impone nelle vendite del settore editoria teatrale. Nel frattempo i testi vengono tradotti e pubblicati all’estero, dal Portogallo alla Francia alla Germania alla Repubblica Ceca. I Kammerspiele di Monaco di Baviera presentano nel gennaio 2008 il suo testo "Donna non rieducabile" dedicato alla memoria di Anna Politkovskaia e già presentato anche in Italia con successo. Il testo "L’odore assordante del bianco" è stato prodotto con la regia dell’autore dal Teatro Metastasio/Stabile della Toscana nel 2007 ed è nei massimi teatri italiani nel 2007/2008, così come "Processo a Dio" diretto da Sergio Fantoni e l’intensa interpretazione di Ottavia Piccolo, spettacolo che nel 2008 corona il suo successo con oltre 180 repliche in tutta Italia. Prosegue intanto la Trilogia sulla Gabbia prodotta dal Teatro delle Donne, che giunge a compimento nel 2008.

"Memorie del boia" racconta lo strano incontro tra l'anziano boia Charles Sanson (il Re del Patibolo, con 2700 decapitazioni…) e un ben noto giovane scrittore francese: il testo scorre come un thriller, sullo sfondo di una spettrale Parigi notturna nell'innevato inverno 1829. Nella stagione 2004/5 il testo è stato allestito con successo con una scenografia dipinta dal noto pittore Lele Luzzati. Ne esiste già una versione in Svedese.
"La fine di Shavuoth" racconta un altro occasionale incontro notturno, pieno di leggerezza e delicatezza di tratto: il testo si svolge in un Cafè Yiddish nella Praga ebraica, autunno 1911. Tutto ruota attorno al dialogo imprevisto - realmente avvenuto - fra Franz Kafka - un ventottenne impiegato introverso - e Jtzach Lowy, attore-corsaro polacco della stessa età. I due personaggi, bloccati nel suddetto Cafè con porte e finestre sbarrate, troveranno lentamente la strada per scoprirsi amici e confidenti.
"L'odore assordante del bianco" è il testo vincitore del Premio Pier Vittorio Tondelli 2005, prodotto in Italia nell'autunno 2006, con la regia di Stefano Massini, per il Teatro Metastasio/Stabile della Toscana, a Prato. Il potente bianco del titolo è il tono predominante del Manicomio di Saint-Paul-de-Manson, nel sud della Francia, dove - com'è noto - fu internato Vincent Van Gogh nel 1889. Immerso nel bianco e nella tortura del silenzio, il testo procede con molti colpi di scena, mentre sfilano infermieri aguzzini, medici esaltati, pionieri dell'ipnosi e, infine, lo stesso fratello di Vincent, la cui identità è destinata a restare un enigma.
"Processo a Dio" affronta il tema della Shoa e ricrea uno dei processo contro Dio che gli ebrei tennero dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e la liberazione dei Campi di Sterminio nazisti. La protagonista è Elga Firsch, un'attrice di origini ebraiche deportata al campo di Maidanek. Straordinariamente sopravvissuta alla catastrofe, Elga decide di portare Dio alla sbarra per la sofferenza del suo popolo. E così, in una baracca di legno prima dell'alba, cinque personaggi (compreso il vecchio rabbino Nachman) tengono il loro drammatico processo davanti a un ufficiale nazista prigioniero. Il testo sarà allestito dalla Contemporanea nel gennaio 2007, con la regia di Sergio Fantoni e con Ottavia Piccolo nel ruolo di Elga.
"La Gabbia ovvero figlia di notaio" è un dialogo ad altissima tensione, ambientato oggi nel parlatorio di un carcere. Due donne - una famosa scrittrice altoborghese e sua figlia detenuta ex brigatista - si ritrovano una davanti all'altra dopo una separazione di undici anni. La loro conversazione sembra impossibile: non sono in grado di trovare un solo punto di incontro e seguono punti di vista diametralmente opposti. Ma forse verrà fuori, alla fine, almeno qualcosa che le possa legare oltre la gabbia delle reciproche posizioni… Il testo è stato prodotto in Italia nel tardo autunno 2005, con la regia dell'autore: ha due soli personaggi e richiede un allestimento semplice.

Ultima modifica il Domenica, 23 Giugno 2013 20:34
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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