Danzatore, coreografo, attore, regista: crede in un teatro totale, dove la danza si confonde con la musica, con il canto, con la recitazione per dare vita ad un’irripetibile opera d’arte. Nato a Bruxelles, il padre era un pittore belga, la madre una cantante russa e la zia materna, una ballerina. Studia a Parigi con Olga Preobrajenskaia e nel 1960 entra a far parte della Compagnia di Roland Petit. In questo stesso periodo svolge un’intensa attività come attore di cinema. Entra quindi a far parte del Ballet du XX siécle di Maurice Béjart di cui diventerà il fidato braccio destro.
Nel 1979 è lo stesso Béjart a nominarlo direttore artistico del centro MUDRA, il prestigioso centro di formazione per artisti di Bruxelles. Nel 1981 è chiamato a curare le coreografie del film Bolero di Claude Lelouch. Quello stesso anno, con i migliori elementi del Mudra, fonda l’Ensemble, la splendida compagnia, “unione di razze e di culture”, ancora oggi impeccabile interprete delle sue creazioni oltre che uno dei più acclamati gruppi mondiali di danza contemporanea. Nel suo carnet non mancano le collaborazioni con interpreti straordinarie quali Carla Fracci, Ute Lemper, Luciana Savignano, o con grandi registi come Luca Ronconi, Liliana Cavani, Roberto De Simone e con prestigiosi direttori d’orchestra, ma è soprattutto con il maestro Riccardo Muti che si è creato uno splendido sodalizio che ha dato vita a tanti capolavori. Ha creato coreografie per l’Opera di Roma (Berg Kristall di Silvano Bussotti nel 1983, Hommage à Petrassi nel 1984, Fellini nel 1995), per il Teatro alla Scala di Milano (Orfeo di Poliziano nel 1983, ideato con lo scenografo Luciano Damiani), per il San Carlo di Napoli (Lucia!), per il Festival d’Avignone (Antigone nel 1972 con la Compagnia A. Beranger e con M. Theodorakis, che compose le musiche).
A partire dal 1990 è particolarmente intensa la sua collaborazione con Ravenna Festival, dove debutta anche come regista di opera ne La Muette di Portici di Auber (1991). Molte sono le opere che ha creato per questo festival, da Adieu à l’Italie (1992: premio della critica italiana per la migliore coreografia moderna). A la memoire (con Luciana Savignano), Pelèrinage (con Chiara Muti e Alessio Boni), Pierrot Lunaire (con Alessandra Ferri e Massimiliano Guerra), Il paradosso Svelato (con l’orchestra Bizantina e Ensemble di Naseer Shamma), Maria Callas, la voix des choses, spettacolo di rara intensità che Micha van Hoecke e il suo Ensemble hanno portato in tournée in Italia, Stati Uniti, Russia e Cina, riscuotendo ovunque grandi successi. Nel 1997 fu nominato coordinatore per il ballo presso il Teatro Massimo di Palermo, con l’incarico di curare le coreografie di Aida, opera che avrebbe inaugurato la riapertura dello stesso Teatro (1998). Per il Teatro Stabile di Catania firma la regia e la coreografia de Le Troiane da Euripide e Seneca (1999-2000). Nel 1999 è nominato direttore del ballo e coreografo principale del Teatro Massimo di Palermo. Nel 2002, per I sette peccati capitali di Bertolt Brecht, musiche di Kurt Weill riceve il premio Danza e Danza 2002 per la migliore coreografia. Il 7 dicembre 2002 è chiamato a realizzare le coreografie di Ifigenia in Aulide, regia di Yannis Kokkos che, con la Direzione di Riccardo Muti, apre la stagione del Teatro alla Scala di Milano. Inaugura, sempre il 7 dicembre, la stagione scaligera 2003/2004, con le coreografie per Moïse et Pharaon, direttore Riccardo Muti, regia Luca Ronconi. Ha partecipato in qualità di coreografo con il suo Ensemble, allo spettacolo in diretta televisiva, il sabato in prima serata su RaiUno, Trash di Enrico Montesano, per il quale riceve il premio Danza e Danza 2004. Crea le coreografie dell’Ensemble per il concerto di Capodanno 2005 trasmesso da RaiUno dal Teatro la Fenice di Venezia.
Nell’estate del 2005 crea, per il suo Ensemble, lo spettacolo Au Cafè. Nel 2006 La Regina della notte, omaggio a W.A. Mozart, ideazione Cristina Mazzavillani Muti, progetto sonoro su musiche di Mozart di L. Titi, spazializzazione del suono Tempo Reale, impianto scenico S. Battaglia, costumi M. Poli, disegno luci V. Alfieri. Nel 2007 Le voyage, creazione Ravenna Festival, spettacolo che dedica al suo Ensemble con musiche tzigane russe. Cura regia e coreografia nel 2008 della Salomè da Oscar Wilde (elementi scenici di L. Scarpa, nuova creazione per Ravenna Festival, voce recitante Cristina Muti); nel 2009 delle Baccanti da Euripide (con Cristina Muti e Pamela Villoresi, costumi di M. Ferrera, impianto scenico di R. Milan); nel marzo 2011 della Carmen di Bizet al Teatro di San Carlo di Napoli. Dalla stagione 2010-2011 è Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.