lunedì, 04 novembre, 2024
Sei qui: Home / Recensioni / Rassegna Festival / 96° ARENA DI VERONA OPERA FESTIVAL - “AIDA", regia Franco Zeffirelli. - di Federica Fanizza

96° ARENA DI VERONA OPERA FESTIVAL - “AIDA", regia Franco Zeffirelli. - di Federica Fanizza

“Aida”, regia Franco Zeffirelli. Arena di Verona. Foto ENNEVI “Aida”, regia Franco Zeffirelli. Arena di Verona. Foto ENNEVI

Verona, Arena, 1 settembre 2018
AIDA
Opera in quattro atti
Libretto di Antonio Ghislanzoni
Musica di Giuseppe Verdi

Direttore Andrea Battistoni
Regia e Scene Franco Zeffirelli
Costumi Anna Anni
Coreografia Vladimir Vasiliev
Personaggi e interpreti
Il Re Romano Dal Zovo
Amneris Anita Rachvelishvili
Aida Hui He
Radamès Walter Fraccaro
Ramfis Gianluca Breda
Amonasro Gocha Abuladze
Un messaggero Carlo Bosi
Sacerdotessa Arina Alexeeva
Primi ballerini Beatrice Carbone
Eleana Andreoudi
Davit Galstyan
ORCHESTRA, CORO, BALLO E TECNICI DELL'ARENA DI VERONA
Maestro del Coro Vito Lombardi
Coordinatore del Ballo Gaetano Petrosino
Direttore Allestimenti scenici Michele Olcese

E' stata la pioggia la protagonista della serata conclusiva del Festival 2018 con la 16^ recita dell'opera regina dell'Arena, pioggia è continuata a cadere su Verona incessantemente per tutta la serata. Alle 23 una parvenza di miglioramento ha fatto propendere per l'avvio della rappresentazione e così i quasi 10 mila spettatori si sono sistemati ai loro posti: se tutto fosse andato come programmato la serata avrebbe potuto contare certamente sul tutto esaurito, a conclusione di una stagione che, iniziata con qualche perplessità, ha dato ragione al sovrintendente Cecilia Gasdia che è riuscita a ricompattare la fiducia del pubblico nei confronti della Fondazione. Segni di burrasca però s'aggirano sulla gestione dell'ente teatrale. Sul podio il direttore d'orchestra Andrea Battistoni, sulla scena un cast capeggiato da soprano cinese Hui He, veronese d'adozione e ormai specialista nel ruolo della protagonista e con lei il tenore trevigiano Walter Fraccaro, esperta voce verdiana nei panni del condottiero Radamès insieme al mezzosoprano Anita Rachvelishvili nell'allestimento di Franco Zeffirelli. L'interesse della serata era rivolto alla seconda recita di Anita Rachvelishvili (dopo l'esordio il 29 agosto) nel ruolo di Amneris. Il mezzosoprano di Tbilisi era stata costretta in aprile a rinunciare alle date estive a Verona a causa di un sovraccarico di impegni. Solo la testardaggine del Sovrintendente ha permesso il ritorno dell'artista georgiana in Arena in queste ultime recite di Aida: il debutto del 29 agosto ha infatti sancito un trionfo personale per mezzosoprano e per tutti gli artisti coinvolti. In questa serata di chiusura, erano in scena i bassi Gianluca Breda come Ramfis e Romano Dal Zovo come Re degli Egizi, e ha debuttato nel ruolo di Amonasro uno dei giovani talenti emergenti del Festival 2018, il baritono georgiano Gocha Abuladze.
Completava il cast il Messaggero di Carlo Bosi e la Sacerdotessa di Arina Alexeeva, tutti diretti dal maestro veronese Andrea Battistoni, attualmente incaricato presso la Tokyo Philharmonic Orchestra, l'istituzione sinfonica più antica del Giappone. Oltre all'Orchestra e al Coro istruito da Vito Lombardi, per la chiusura del Festival era previsto al gran completo il Ballo dell'Arena preparato da Gaetano Petrosino (tra cui spiccano la Akmen di Beatrice Carbone e i primi ballerini Eleana Andreoudi e Davit Galstyan), numerosi mimi e figuranti e i tecnici dell'Arena di Verona. I primi due atti, senza il consueto intervallo, si sono svolti con regolarità e questo ha permesso di riuscire a farsi una idea circa l'andamento musicale. La ripresa della pioggia nell'intervallo e la sua insistenza ne ha decretato l'interruzione definitiva. E rimasta comunque la percezione di uno spettacolo che, già recensito a luglio, conferma la sua funzionalità in ragione della sua ricostruzione di un Egitto di fantasia e immaginifico. In merito alle voci, questo cast aveva un punto debole nel Radames di Walter Fraccaro, fuori voce, mentre professionalmente ineccepibile l'Aida del soprano cinese Hui He, veterana dell'Arena, intensa protagonista, che si esalta nella scena nel primo confronto con l'Amneris del mezzosoprano Anita Rachvelishvili. Questa possiede decisamente una voce, bella, estesa, potente, senza incidere nella ricerca di sonorità scure, voce che corre per l'anfiteatro senza perdere colore e smalto. Ancora da formarsi vocalmente e non particolarmente incisivo il baritono georgiano Gocha Abuladze nel ruolo di Amonasro. Per il resto la direzione di Battistoni è stata caratterizzata da un andamento discontinuo tra momenti di intimità e altri di chiusura frenetica, con qualche sfasamento tra palco e buca. Nulla da aggiungere se non un "tutti a casa” sotto ombrelli e impermeabili e un darsi appuntamento alla prossima stagione 2018 che, salvo inciampi dell'ultimo momento, si presenterà molto interessante con Anna Nebtreko e consorte protagonisti del preannunciato Trovatore.

Federica Fanizza

Festival Arena 2019
La Traviata 21 Giugno - 05 Settembre
Aida 22 Giugno - 07 Settembre
Il Trovatore 29 Giugno - 26 Luglio
Carmen 06 Luglio - 04 Settembre
Roberto Bolle and Friends 16 Luglio
Plácido Domingo 50 Arena Anniversary Night 04 Agosto
Tosca 10 Agosto - 06 Settembre
Carmina Burana 11 Agosto

Ultima modifica il Mercoledì, 05 Settembre 2018 10:29

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.