sabato, 02 novembre, 2024
Sei qui: Home / Recensioni / Rassegna Festival / CLUJ NAPOCA, ROMANIA - Il Festival Internazionale "INTERFERENCES" 2018, TUTTO SULL’ATTUALE TEMA DELLA “GUERRA”.-di Mario Mattia Giorgetti

CLUJ NAPOCA, ROMANIA - Il Festival Internazionale "INTERFERENCES" 2018, TUTTO SULL’ATTUALE TEMA DELLA “GUERRA”.-di Mario Mattia Giorgetti

EURIPIDES / SOEREN VOIMA | STEFANO MASSINI: IPHIGENIA AT AULIS | OCCIDENT EXPRESS EURIPIDES / SOEREN VOIMA | STEFANO MASSINI: IPHIGENIA AT AULIS | OCCIDENT EXPRESS

CLUJ NAPOCA

IL FESTIVAL "INTERFERENCES" 2018 

TUTTO SULL'ATTUALE TEMA DELLA "GUERRA"
di Mario Mattia Giorgetti

Il direttore artistico del Festival Internazionale "Interferences" di Cluj Napoca, Gábor Tompa, ha scelto per questa sesta edizione il tema: "Guerra".
La scelta si colloca anche nel quadro della ricorrenza dei 100 anni dalla Prima Guerra Mondiale. Tema urgente e necessario su cui il teatro deve portare a riflettere.
E nonostante i tagli che lo Stato della Romania ha imposto - il budget per il festival è stato decurtato e rispetto a quello dello scorso anno è stato portato al 70 per cento - la direzione del festival è partita alla grande per i valori dei contenuti, anche se ha ridotto di otto spettacoli il calendario e ristretto i tempi: tre giorni in meno di programmazione.
Tompa, inoltre, ha voluto dedicare il Festival al regista lituano Eimuntas Nekrosius, recentemente scomparso anzi tempo, in programma con un suo spettacolo, "Sons of a bitch", nel Festival.
Lo spettacolo di apertura è stato affidato alla compagnia austriaca Volkstheater, che ha messo in scena uno spettacolo bifronte: la prima parte era una reinterpretazione di "Ifigenia in Àulide" di Euripide, a cura di Soeren Voima e la seconda parte con "Occidente Exspress" di Stefano Massini, sempre con la partecipazione degli stessi attori: quattro attori maschi, tre donne, più cinque giovani ragazze bizzarre per il Coro.

occident 03

Prima di entrare nello specifico dei due spettacoli, vogliamo dedicare un sentito apprezzamento a questo gruppo di attori che, credendo nel progetto registico di Anna Badora, hanno fatto di tutto in condizioni, diciamolo pure, poco salutari: hanno recitato confrontandosi con molti elementi dannosi per la propria salute: sono stati immersi nell'acqua di scena: una sorta di mare combinato con due pedane irregolari a simboleggiare delle isole, e in questo contesto hanno lottato tra di loro, si sono immersi dentro, camminato cadendoci, e tutti bagnati, a torso nudo gli uomini, e fradice le donne, hanno agito sotto un enorme occhio stagliato sul fondale con sei ventilatori che poi si sarebbero messi in funzione per giustificare il vento mossosi al sacrificio di Ifigenia, su cui cadeva dall'alto un rovescio di sangue, e così pure nella seconda parte dello spettacolo li abbiamo visti alle prese con olio sporco che cade su di loro mentre stanno chiusi in un parallelepipedo di vetro, uno ammassato all'altro, si sono denudati, si sono picchiati, insomma un gruppo di attori veramente eccellenti, disponibili, con una memoria formidabile, una energia tutta sparata in faccia alla platea con la quale interagiva.
Solo grazie a questa qualita di attori, la regista Anna Badora, ha potuto permettere in scena una "macchina infernale" per effetti visivi, che scendevano dal graticcio del palcoscenico: pioggia, neve, corde, getti di acqua, elementi di scena, schermi su cui proiettare le riprese che gli attori stessi erano impegnati a fare. Una regia scatenata soprattutto nel drammaticissimo racconto di Stefano Massini che tratta di una storia di migranti.

occident 02

Se in "Ifigenia in Àulide" la regia ha voluto dimostrare più le sue capacità creative, una sorta di onanismo orientato verso se stessa più che verso una chiarificazione per il pubblico di questo classico riadattato, nella narrazione del testo di Massini, anche qui popolato da tante immagini di forte emotività per gli ascoltatori, il progetto registico è stato più consono alla drammaturgia dell'opera.
Comunque importante l'accostamento dei due temi: in "Ifigenia" tutti sono per la guerra a Troia, sacrificando Ifigenia alla Dea Artemide, per avere il vento in favore alle imbarcazioni, in "Occidente Express" tutti fuggono dalle guerre ancora in atto.

occident 04

Emozionante il parallelo tra la narrazione dei naufraghi in cerca di una vita migliore e la ripresa di un topo bianco chiuso in un contenitore di vetro che cerca inutilmente di arrampicarsi in cerca di fuggire fino a morire per sfinimento.
Applausi scroscianti agli attori che meritano di essere menzionati tutti insieme per la loro capacità di donarsi ad una bella causa: riflettere sul tema della guerra e delle sue conseguenze disumane.

EURIPIDES / SOEREN VOIMA | STEFANO MASSINI: IPHIGENIA AT AULIS | OCCIDENT EXPRESS
Volkstheater, Austria

Rainer Galke
Anja Herden
Lukas Holzhausen
Katharina Klar
Sebastian Pass
Henriette Thimig
Jan Thümer
Nadine Quittner
Eva Dorlass
Marlene Hauser
Sophie Reiml
Maren-Sophia Streich
Simon Stadler-Lamisch/Nikolaus Baumgartner

Directed by ANNA BADORA
Stage: Damian Hitz
Set designer's assistant: Maximilian Gens
Lighting: Paul Grilj
Costumes: Irina Bartels
Music: Klaus von Heydenaber
Choreography: Jasmin Avissar
Dramaturgy: Anita Augustin
Director's assistants: Barbara Wolfram, Beáta Gerendás

Ultima modifica il Venerdì, 23 Novembre 2018 11:05

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.