Ballet Nice Mediterranèe
Raymonda
Le Grand Pas Classique
Coreografia Eric Vu-An da Marius Petipa
Musica Alexandre Glazounov
La Pavana del Moro
Coreografia José Limòn, musica Henry Purcell arriangata da Simon Sadoff
Divertissement del III atto di Coppélia, coreografia Eric Vu-An, Musica Léo Delibes
Antipolis Antibes Teatro 5 giugno 2013
Sembra strano pensare a costruire un teatro in questi tempi di crisi eppure Antibes e Juan-les-Pins che hanno un ricco passato storico e culturale ci hanno pensato eccome e sono anche riusciti in breve tempo a realizzare Antipolis Antibes Teatro o "Anthea" che ora costituisce un luogo importante per le attività culturali in tutta la regione. L'imponente architettura dell'edificio, che ricorda Fort Carré d'Antibes, ha curve morbide fatte da incroci di cemento, vetro e acciaio, molto simili a quelle del Guggenheim Museum di New York.
Situata vicino a Sophia Antipolis, questa apparecchiatura culturale di 9000 mq e 1.200 posti, offre al pubblico un innovativo e avventuroso programma di opera, teatro, danza, musica, circo, arti digitali, sotto la direzione di Daniel Benoin. Lo spettacolo di danza in programma lo scorso mercoledì 5 giugno era offerto dal Ballet Nice Mediterranèe, una compagnia nata nel 2009 da un'azione di coraggioso rilancio del Balletto dell'Opera di Nizza, la cui fondazione, ad opera di Pierre Pasquini, risaliva al 1947. La direzione artistica è stata affidata ad Éric Vu-An, uno dei più acclamati danzatori e coreografi del nostro tempo. Il programma della serata comprendeva tre brani, il Grand Pas Classique da Raymonda, La Pavana del Moro, e il Divertissement del III atto di Coppélia.
Il primo, allestito dal direttore artistico, partendo dalla coreografia originale di Marius Petipa, sulle musiche di Aleksandr Glazunov, ha presentato una compagnia ben preparata, ma non particolarmente esaltante neanche nei ruoli solistici sostenuti da Celine Marcinno e Guido Sarno. Il corpo di ballo femminile è uniforme nell'esecuzione, cosa che invece non si riscontra in quello maschile i cui elementi presentano notevoli imperfezioni tecniche nelle chiusura dei tour an l'air. Meglio senza dubbio il secondo brano, La Pavana del Moro, un classico di "modern dance" americana, un quartetto di José Limón su musica di Henry Purcell, ispirato al dramma shakespeariano di Otello, che vede in questa occasione l'eccezionale partecipazione di Éric Vu-An nel ruolo del moro. Qui anche Celine Marcinno sembra più indicata nella parte di una Desdemona, dolce e remissiva, come la vuole il dramma shakespeariano. Bravi anche Andres Heras Frutos e Paula Acosta Carli, rispettivamente Iago e la moglie Emilia, il cui spiccato temperamento vieni fuori dalla coreografia ben eseguita. Poco riuscita la chiusura dello spettacolo con il Divertissement del III atto di Coppélia ripreso anche in questo caso da Éric Vu-An dalla coreografia originale di Arthur Saint-Léon, realizzata sulla partitura di Léo Delibes. Sappiamo tutti quanto la danza classica richieda una tecnica ineccepibile per essere ancora accettata ai tempi di oggi in cui sempre di più si stanno facendo strada altri tipi di discipline di ballo, pertanto, quando così non è, il tutto diventa noioso e poco interessante per un pubblico invece sempre più esigente. Presentata con scene dai bozzetti originali dell'epoca e con costumi di stampo russo il Divertissement di Coppelia risultava fuori moda, così come la pallida esecuzione del corpo di ballo non ha dato alcun risalto ad un brano di grande importanza del repertorio classico. Peccato davvero.
Francesca Camponero