di: musica e liriche di Mel Brooks
testo di: Mel Brooks e Thomas Meehan, basato sulla sceneggiatura di: Gene Wilder
Scene: Gabriele Moreschi, Costumi: Carla Accoramboni, disegno luci di: Valerio Tiberi;
disegno fonico di: Enrico Porcelli
Regia: Saverio Marconi, regia associata di: Marco Iacomelli
Produzione: Compagnia della Rancia
Interpreti: Roberto Colombo, Giulia Ottonello, Mauro Simone, Altea Russo, Valentina Gullace, Felice Casciano, Davide Nebbia, Michele Renzullo, Giorgio Camandona, Paola Ciccarelli, Francesca Di Cresce, Anna Bodei
Trieste, Politeama Rossetti 20 marzo 2013
Deride tutti i topoi dell'horror "Frankenstein Junior", il musical che la Compagnia della Rancia ha tratto dall'omonimo film di Mel Brooks del 1974. Una versione per il teatro di un classico della comicità (già trasposto dal geniale autore americano per le scene di Broadway nel 2007) che, a sua volta, fa il verso alle numerose pellicole dedicate al romanzo di Mary Shelley, in particolare a quelle interpretate da Boris Karloff negli anni '30. Una parodia della parodia insomma che diverte "mostruosamente" come promette il regista Saverio Marconi, coadiuvato da Marco Iacomelli. I personaggi farseschi dell'amata storia appaiono in abiti colorati (disegnati da Carla Accoramboni) e si stagliano con le loro silhouettes grottesche nelle scenografie bianco e nero dai caratteri marcatamente gotici (richiamate in guisa di fedeli fotogrammi da Gabriele Moreschi). Sono inconfondibili nelle loro arcinote battute doppio senso e nella loro gestualità stravagante e dilettano proprio per questo, quasi a colmare perfettamente ogni aspettativa del pubblico.
Il nipote Frederick del defunto scienziato pazzo Frankenstein, che arriva in Transilvania con l'intenzione di non ereditare il pallino degli esperimenti macabri del nonno, è impersonato da un disinvolto Roberto Colombo (che sostituisce Giampiero Ingrassia). In Romania è accolto dal deforme aiutante Igor, affidato ad un abile Mauro Simone, filologico nel riproporre l'indimenticabile Marty Feldmann, e dall'assistente Inga (l'avvenente e virtuosa della voce Valentina Gullace). Ad attirarlo nel maniero tenebroso e, infine, anche nel famigerato laboratorio sono le cure dell'arcigna governante Frau Büchler, il cui nome spaventa anche i cavalli, che Altea Russo rende con severa e ridicola autorità. Grazie a lei apprende gli appunti per ricavare la vita da un cadavere e poi li applica, ottenendo il suo enorme mostro ribelle. Fabrizio Corucci invera la strana creatura con grande verve, goffo al punto giusto nel ballare il tip tap con Frederick sulle note di "Puttin'on the Ritz" di Irving Berlin o nel far innamorare proprio Elizabeth, la fidanzata americana del suo demiurgo (una smagliante Giulia Ottonello), attirata in verità dal suo inaspettato "Schwanzstück".
Un'incursione nella "ditta dei film horror di serie B" che non tradisce la satira di Brooks (autore anche di musica e liriche, qui tradotte da Franco Travaglio) e regala più di due ore di puro spasso: ben costruito, specialmente nel secondo tempo dove i cambi scena non si contano, lo spettacolo regala nuova energia ed interesse al leggendario cult movie. Cast applauditissimo nel finale esplosivo.
Elena Pousché