Con Eleonora Abbagnato
a cura di Daniele Cipriani
Spettacolo in esclusiva toscana
Pianoforte Marcos Madrigal Alessandro Stella
BLANC & NOIR
Intermezzo coreografico di e con Simone Repele e Sasha Riva
Musica di Charles Ives
LE ROUGE et LE NOIR
Pas de deux I atto
Coreografia Uwe Scholtz rimontata da Giovanni di Palma
Musica Hector Berlioz
Scène d’amour da Roméo et Juliette, Symphonie dramatique
(trascrizione per due pianoforti di Otto Singer)
costumi Anna Biagiotti
danzano Eleonora Abbagnato e Michele Satriano
RAINBOW, LOVE & PEACE
Coreografia Giorgio Mancini
Musica di Leonard Bernstein
Danze sinfoniche da West Side Story
(trascrizione per due pianoforti di John Musto)
costumi Anna Biagiotti
danzano Rebecca Bianchi, Simone Agrò, Mattia Tortora, Gabriele Consoli, Bryan Ramirez, Michele Satriano
GIULIETTA
Coreografia Sasha Riva e Simone Repele
Musica Pjotr I. Ciaikovsky
Romeo e Giulietta, ouverture-fantasia
(traduzione per due pianoforti di Karl Klindworth)
costumi Anna Biagiotti
scenografia Michele della Cioppa
danzano Eleonora Abbagnato, Simone Repele, Sasha Riva con Julia Balzaretti
Teatro del Giglio Stagione di danza 14 marzo 2023
Teatro al completo per questa produzione di danza che ha debuttato la scorsa estate all’Arena di Verona, sito iconico quant’altri per l’eroina che qui viene celebrata. Il Teatro del Giglio unica tappa toscana, lo spettacolo proseguirà il suo percorso fino all’estate, per concluderlo nello stupendo scenario del Teatro greco di Taormina. Non dimentichiamo che la bionda Eleonora Abbagnato spiccò il volo per Parigi dalla sua Sicilia. Molte le mamme e le bimbe nella piazza lucchese, queste ultime vivacizzavano l’attesa provando passi di danza, sognando di realizzare i propri progetti nella leggerezza del gioco, tanto più che nel cast era presente una loro coetanea. In realtà il balletto del titolo è l’ultimo di una serata di danza che, ispirata alle musiche di diversi autori, riesce ad esprimere quasi sempre compattezza espressiva e a stupirci in un unico lungo atto.
Eravamo curiosi di vedere l’evoluzione del duo Riva&Repele, che Sipario ha seguito fin dal loro rientro in Italia subito dopo l’epidemia, al Cantiere d’arte di Montepulciano, e ancora una volta il loro incipit che ha aperto le danze ci è parso straordinario per raffinatezza e qualità tecnica: un’immersione en ralenti in un mondo oscuro e fumoso, accompagnata dal suono di Ives, qualcosa che pur di grande qualità contemporanea per inventiva e mistero, disegna nel buio la bellezza dei corpi immersi nel movimento, la loro capacità di fluttuare senza peso, tra il dantesco ed il protoromantico di William Blake. Quello che ci vuole per immettere il pubblico nella meditazione sull’essenza dell’amore, contemplata attraverso le forme che a questo tema sono ispirate, con le variabili del caso: Abbagnato e Michele Satriano, primo ballerino dell’Opera di Roma, sono Madame de Rénal ed il giovane Julien Sorel, i protagonisti di Le rouge e le noir di Stendhal coreografati da Uwe Scholz per Vladimir Derevianko ed Eileen Brady sulle musiche composte da Hector Berlioz per il suo Roméo et Juliette, Symphonie dramatique. E siamo ancora nell’atmosfera romantica, accompagnati dal tocco virtuosistico dei pianoforti di Marcos Madrigal e Alessandro Stella, che interpreteranno la colonna sonora dei balletti con lo strumento più proprio al romanticismo, incorniciato dalla seconda parte di Blanc et noir di Riva e Repele.
Brusca frattura con Rainbow, love e peace, Giorgio Mancini coreografa il Bernstein di West Side Story trasferendolo in clima figli dei fiori, e ce lo dicono i colori interpretati dalla prima ballerina dell’Opera di Roma Rebecca Bianchi (il rosso della vita) e Michele Satriano (viola, lo spirito) assieme a Simone Agrò (giallo, la luce) Mattia Tortora (verde, la natura) Gabriele Consoli (arancione, la salute) Bryan Ramirez (blu, la serenità). Molti tra i pubblico, a giudicare dai commenti, hanno rimpianto la storia dei moderni Giulietta e Romeo inventati dal grande Leonard Bernstein, e non osiamo pensare cosa ne avrebbe pensato lui, dopo averlo visto in un documentario d’epoca massacrare un giovane e obbedientissimo José Carreras, che pure non osava travalicare di una virgola quanto da lui scritto.
Si torna alla leggerezza, quasi alla fiaba con la Giulietta di Riva & Repele, nell’ouverture fantasia da Romeo e Giulietta di Pjotr I. Ciaikovsky, un tema che ha visto protagoniste femminili Eleonora Abbagnato e la sua piccola Julia Balzaretti, già straordinariamente matura ed impeccabile danzatrice: entrambe sono Giulietta, da bimba e da giovane donna, e forse non è un caso che il nome proprio della bimba undicenne sia ispirato alla protagonista del balletto. Quest’ultima creazione di Riva & Repele è davvero magica, contemplando anche reminiscenze di Capuleti e Montecchi, e mettendo perfino in scena un Simone Repele come angelo bianco che guida un triciclo da gelataio, anch’esso candido. Grande invenzione coreografica, felicità espressiva e magnifica sintonia tra i quattro interpreti, verrebbe voglia di dire: ricominciamo!
Annamaria Pellegrini