musiche di Adolphe C. Adam
coreografie di M. Petipa
Produzione: Russian Classical Theatre
Interpreti: Corpo di ballo del Russian Classical Theatre
prima solista: Adela Craciun
primo solista: Ovidiu Matei Iancu
Trieste, Politeama Rossetti 4 gennaio 2012
Costituisce senza dubbio il trionfo e la perpetuazione dell'arte ottocentesca la versione di "Giselle (ou Les Willis)" interpretata dal Russian Classical Theatre nella recente tournèe italiana. L'ensemble è diretto da Maria Tsonina e conta su ben quaranta ballerini, tutti formatisi nelle severe accademie di Mosca, Kiev e San Pietroburgo, moltissimi però originari dell'estremo oriente. Si distingue proprio per la ripresa filologica ad oltranza del vasto repertorio classico, dai capolavori di Ciaikovski alle celebri Cenerentola e Coppelia. Il rischio è quello di proporre un balletto polveroso, talmente cristallizzato e stereotipato da essere dimidiato nella sua forza comunicativa.
Le coreografie storiche di Marius Petipa sono connotate da una coralità che ricerca effetti spettacolari (vedi la danza magica delle Villi guidate dalla regina Myrtha) e, nel contempo, dai virtuosismi dei solisti innamorati, Giselle appunto e Albrecht.
Il libretto di Théophile Gautier (a sua volta suggestionato dalle leggende raccolte dal poeta Heinrich Heine) si compone di due atti molto diversi tra loro, che ricercano entrambi l'intensità emotiva: da fiaba sentimentale ma realistica il primo, di gusto magico e sepolcrale il secondo. Perfetta ne è la corrispondenza nella partitura musicale scritta dal francese Adolphe C. Adam, aderente all'intreccio romantico e ai disegni e al ritmo della danza. Ciò determina due atmosfere completamente diverse nel balletto: dapprima la vita di Giselle, popolana che si innamora drammaticamente del principe Albrecht credendolo un contadino per poi rimanerne delusa, poi gli eventi notturni e onirici che accadono nel bosco dopo la sua morte, quando ormai si è trasformata in una delle Villi, spiriti di vergini spentesi per amore prima del matrimonio.
Nel suo insieme l'esecuzione del corpo di ballo del RCT è rigorosa e precisa, e i solisti Adela Craciun e Ovidiu Matei Iancu (entrambi rumeni) strappano applausi, algidi nella loro disperata ricerca di una vicinanza impossibile.
Elena Pousché