danzatori Mats Ek, Ana Laguna, Susanne Linke, Dominique Mercy
coreografie Mats Ek, Susanne Linke, Pascal Merighi
a cura di Daniele Cipriani
Teatro Argentina, Roma, 24 e 25 giugno 2015
Cosa succede se chiami quattro dei più significativi maestri della danza contemporanea e li fai esibire in un unico spettacolo? Il Teatro Argentina di Roma si riempie di spettatori, affezionati o solo curiosi, che potrebbero non porre più fine agli applausi. Quartet Gala, in scena il 24 e il 25 giugno, è un evento irripetibile per la grandezza (anagrafica, ma soprattutto artistica) degli interpreti coinvolti. Mats Ek, carismatica figura del balletto moderno, è accompagnato in scena dalla sua musa e compagna di vita Ana Laguna, energica ballerina spagnola nonostante i suoi 60 anni. Accanto alla coppia, che vediamo in due duetti, la capostipite della scuola libera tedesca Susanne Linke e Dominique Mercy.
Il gala si apre proprio con un intenso assolo del ballerino francese, storico membro del Tanztheater di Wuppertal. Mercy, rispettando in pieno gli insegnamenti della sua maestra, non rifiuta la parola, ma anzi la usa a suo piacimento con una forte valenza introspettiva e di denuncia. Gli stessi fogli da cui legge diventano ali per farlo danzare nello spazio, volare, ed è attraverso il corpo che più fa vibrare in noi quelle corde dell'anima che pensavamo dormienti. Diventa un uomo di carta (da qui il titolo That Paper Boy) che vive della sue stesse parole e esiste solo se c'è un pubblico a guardarlo. Accanto alla coreografia ideata e diretta da Pascal Merighi, altro esponente del teatrodanza di Pina Bausch, si erge un altro "io" del ballerino sotto forma di video proiezione. È lo specchio della sua iniziale immobilità, a cui ha risposto – come per esorcizzare una paura – danzando.
Le due coreografie di Mats Ek, interpretate da lui stesso e da Ana Laguna, sono storie di una vita passata insieme, di una convivenza, di un amore. In Memory i due giocano, come se fossero ancora bambini, si fanno i dispetti, si rincorrono, in una danza all'unisono che li immerge in un clima quasi da cartone animato. È un ricordo del tempo che fu, senza nostalgia, ma con una tenerezza evocata dalla dolce musica di Niko Rölcke. Potato è una danza più astratta, il cui titolo fa riferimento al sacco di patate presente in scena con il quale i due interagiscono.
Susanne Linke, divenuta celebre per l'assolo con la vasca da bagno, Im Bade Wanne, completa il quartetto con una sua versione della danza finale dell'Eletta della Sagra della primavera, ritmata dalle musiche originali di Stravinsky. Il tormento e il dolore vengono espressi attraverso un corpo morbido e fluente nello spazio, sfinito, privo di forze e che in pochi e significativi momenti prova a ribellarsi. Un assolo il cui titolo, A Lost Solo... With Greetings To Dore (2014), rende omaggio alla tormentata e suicida Dore Hoyer, danzatrice della scuola dell'espressionismo tedesco nonché sua insegnante.
Sara Bonci