venerdì, 29 marzo, 2024
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ROBERTO BOLLE IN ROBERTO BOLLE AND FRIENDS

Roberto Bolle Roberto Bolle

PROGRAMMA
 
TRE PRELUDI
Coreografia Ben Stevenson O.B.E.
Musica Sergei Rachmaninov
Artisti Fumi Kaneko, Roberto Bolle
Pianista Marco Samuel
 
ESMERALDA
Coreografia Marius Petipa
Musica Cesare Pugni
Artisti Anna Ol, Young Gyu Choi
 
CARAVAGGIO
Coreografia Mauro Bigonzetti
Musica Bruno Moretti, da Claudio Monteverdi
Artisti Melissa Hamilton, Roberto Bolle
 
DON CHISCIOTTE
Coreografia Marius Petipa
Musica Ludwig Minkus
Artisti Adeline Pastor, Osiel Gouneo
 
IN YOUR BLACK EYES
Coreografia Patrick de Bana
Musica Ezio Bosso
Artista Roberto Bolle
 
GRAND PAS CLASSIQUE 
Coreografia Victor Gsovskij
Musica Daniel-François Auber
Artisti Madoka Sugai, Daniil Simkin
 
PENUMBRA
Coreografia Remi Wörtmeyer
Musica Sergei Rachmaninoff
Artisti Melissa Hamilton, Roberto Bolle
 
IL LAGO DEI CIGNI
Coreografia Marius Petipa
Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij
Artisti Fumi Kaneko, Vadim Muntagirov
 
DUEL
Coreografia Massimiliano Volpini
Musica Giuseppe Cacciola
Artista Roberto Bolle, Osiel Gouneo
Batterista Giuseppe Cacciola / Ezio Zaccagnini
 
Light designer Valerio Tiberi
Produzione ARTEDANZASRL
Stagione 2022 - Roma – Terme di Caracalla 14 luglio 2022

www.Sipario.it, 15 luglio 2022

Nato come spettacolo di contaminazione fra il classico e il contemporaneo, il Roberto Bolle and Friends calca le scene dei più suggestivi siti del territorio nazionale da più d’un ventennio con un successo che non accenna a diminuire.
Quest’anno, a Caracalla, complice la sua assenza da due anni, non si è mai visto tanto pubblico. Non un posto libero a sedere. 
Curiosità? Desiderio di vedere dal vivo - per alcuni per la prima volta - uno tra i più grandi ballerini a livello internazionale: Roberto Bolle? Certamente no, o non solo. Semplicemente voglia di gustare il programma 2022 dello spettacolo che l’étoile ha confezionato.
Proposte di grande coraggio, con accostamenti che suscitano un senso di straniamento. Quanto di più giusto e auspicabile nell’arte, direbbe Šklovskij. Perché è artistico ciò che obbliga a riflettere sulla sua forma, a come è organizzata e da lì giungere al contenuto.
Nel caso del Bolle and Friends l’intento è quello di far conoscere vari stili di danza: dal classico Lago dei cigni al contemporaneo In Your Black Eyes per concludere il programma con Duel, danzato su una musica di sole percussioni.
L’edizione 2022 del Bolle and Friends, rispetto alle precedenti, ha guadagnato in espressività interpretativa. I vari protagonisti, difatti, hanno dato prova di una raffinata lettura dei passi coreografici.
Sublime Osiel Gouneo nel Don Chisciotte: essenziale, potente, mai prepotente, con una pulizia di movenza rara alla quale giunge in modo meditato, al punto che quando la coreografia si conclude, pare continui pur non muovendosi il ballerino.
Vadim Muntagirov e Fumi Kaneko hanno dipinto, coi loro corpi, un Lago dei cigni che ha finito per somigliare a un’opera di Simone Martini: con quello stile dolce, floreale, che tutto s’incurva così da creare un mondo nel quale apparentemente non vi sono asperità, perché tutto trasposto in una dimensione metafisica, tutt’altro che terragna.
Melissa Hamilton, sia in Caravaggio che in Penumbra ha dato prova di una danza dallo stile apollineo: perfetta nelle forme, nel movimento descritto ed evocato con una sobrietà ed una precisione frutto di anni ed anni di studio e cura nell’espressione artistica.
E che dire di Roberto Bolle? Quest’anno l’étoile si è concentrata in modo eccelso nell’espressività interpretativa. Più trascorrono gli anni e più Bolle sublima via via nel tempo la componente fisica della sua danza. L’assolo In Your Black Eyes, musica composta da Ezio Bosso, con movenze che ricordavano - non imitavano - la malattia, il dolore, la sofferenza ma anche la felicità, l’essere entusiasta, la lievità del grande compositore: questo assolo è stato di un’intensità e di un equilibrio coreografici davvero perfetti e sublimi. 
Bolle non si limita a danzare: parla, canta, suona con il suo corpo.
Un capolavoro artistico di assoluta preziosità che, a dispetto della labilità del teatro - quest’arte scritta sulla sabbia e figlia dell’oblio come del sogno -, resterà impresso nella memoria e nella storia del genere umano. 

Pierluigi Pietricola

Ultima modifica il Domenica, 17 Luglio 2022 10:42

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