domenica, 08 settembre, 2024
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ROBERTO BOLLE AND FRIENDS - coreografie varie

Roberto Bolle Roberto Bolle

1. Lightness of Being
Coreografia: Craig Davidson
Musica: Alex Baranowski
Artisti: Melissa Hamilton, Roberto Bolle 
2. Esmeralda 
Coreografia: Marius Petipa 
Musica: Cesare Pugni 
Artisti: Margarita Fernandes, António Casalinho 
3. Chiaroscuro 
Coreografia: Simone Valastro 
Musica: Max Richter 
Artista: Roberto Bolle 
4. II 
Coreografia, scene e costumi: Philippe Kratz 
Musica: Soundwalk Collective, The Field 
Artisti: Casia Vengoechea, Toon Lobach 
5. Qualia
Coreografia: Wayne McGregor 
Musica: Scanner 
Lighting Design: Lucy Carter 
Artisti: Melissa Hamilton, Roberto Bolle 
6. Les Bourgeois 
Coreografia: Ben Van Cauwenberg 
Musica: Jacques Brel 
Artista: António Casalinho 
7. Les Indomptés 
Coreografia: Claude Brumachon 
Ripresa coreografica: Benjamin Lamarche 
Musica: Wim Mertens 
Artisti: Roberto Bolle, Toon Lobach 
8. La Luna 
Coreografia: Maurice Béjart 
Ripresa coreografica: Luciana Savignano 
Musica: Johann Sebastian Bach 
Artista: Nicoletta Manni 
9. Don Chisciotte 
Coreografia: Marius Petipa 
Musica: Ludwig Minkus 
Artisti: Tatiana Melnik, Giorgi Potskhishvili 
10. Prometheus 
Coreografia: Massimiliano Volpini 
Musica: Ludwig van Beethoven 
Artista: Roberto Bolle 
Light designer: Valerio Tiberi 
* originariamente commissionato dal Royal Ballet, Covent Garden 
Produzione ARTEDANZASRL
robertobolle.com 
Roma – Festival di Caracalla 2024 19- 20 luglio 2024

www.Sipario.it, 20 luglio 2024

Quanto sarebbe bello, da cronisti drammatici – rubo la definizione a Franco Cordelli –, poter scrivere una recensione nella quale sottolineare alcune imperfezioni di Roberto Bolle, certi suoi colori di stile che non vanno o che non si presentano sul palco come dovrebbero? Ma non è possibile. Perché ad ogni occasione, a dispetto degli anni che passano e dell’esperienza accumulata, questo Lorenzo il Magnifico della danza migliora. E in modo notevole, realizzando spettacoli che, sia per programma che per l’esecuzione impeccabile delle coreografie, sono degni di poter entrare in una rievocazione alla Angelo Maria Ripellino in un Trucco e l’anima del nostro tempo.

Roberto Bolle and Friends 2024, in scena purtroppo solo per due sere a Caracalla, è un esempio di come danza e pensiero, poesia – nel senso greco di poiesis – e formulazione estetica, debbano procedere di pari passo. Diversamente, non si può fare teatro di alcun genere.

Cosa ci suggerisce l’insieme delle coreografie in programma nello spettacolo di Bolle? Che il tema affrontato quest’anno è l’amore in ogni sua forma: quello fra due persone reali, quello nutrito dall’immaginazione, quello per se stessi (tumultuoso e mai disteso, frutto di un confronto mai placido ma talvolta ironico, secondo le circostanze), quello per un amico, quel sentimento che sta per nascere senza sapere bene come si evolverà: il rapporto umano, dunque, nella sua forma più alta e pura, oggi così incompresa. Su questo, Bolle vuole fare chiarezza. E ci riesce, realizzando un programma preciso, con coreografie dalle movenze nitide, del tutto prive di retorica.

In Lightness of Being l’étoile, insieme alla straordinaria Melissa Hamilton, tratteggia un amore nell’atto del suo sbocciare, coi due corpi che si sfiorano senza condizionarsi per poi unirsi sempre in modo discreto ma deciso. A questa coreografia, fa da contrappunto Les Indomptés, dove Bolle e Toon Lobach, con movenze strette, rapide e nervose ma armoniche, inscenano un rapporto fatto di tensione e contrasto, distanza e prossimità, che si risolve, forse, solo momentaneamente. Chiaroscuro, con protagonista il solo Bolle, è affine a Les Indomptés, con la differenza che qui si disegna un rapporto col Sé di ognuno di noi, ricco di ombre che vogliono luce e di essa finiscono per nutrirsi, realizzato con movenze rapide, sinuose, come a suggerire attraverso il corpo un uomo dall’anima ravvoltolata su se stessa. 

Ma ecco che si cambia registro passando a toni più distesi, ironici. Esmeralda e Don Chisciotte rappresentano l’amore ideale, realizzato con coreografie apollinee, piene di luce. Come pieno di luce e attico, in senso artistico, si è rivelato Prometheus, con un Bolle che dà vita al noto titano in modo misuratissimo e senza venir meno in intensità.

Infine, come non elogiare la bravura, la meticolosità, la grazia, la potenza piena di sprezzatura di António Casalinho e Giorgi Potskhishvili ? La ciliegina sulla torta a un Bolle and Friends tra i migliori degli ultimi anni. 

Pierluigi Pietricola

Ultima modifica il Domenica, 21 Luglio 2024 11:06

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