venerdì, 08 novembre, 2024
Sei qui: Home / Cinema / Le nuove forme della cultura Cinematografica a cura di Roy Menarini

Le nuove forme della cultura Cinematografica a cura di Roy Menarini

Le nuove forme della cultura cinematograficaRoy Menarini (a cura di)
LE NUOVE FORME DELLA CULTURA CINEMATOGRAFICA
Mimesis Edizioni, Milano, Euro 16.00, pp. 185

Dell'immaginario cinematografico non è solo il supporto tecnologico che si evolve, anche il momento spettatoriale, dal collettivo di sala al solipsistico di tv e cd, e la stessa cultura cinematografica tra schemi di tradizione preglobalizzata e frenesie partecipative di cinefilìe online risucchiate dalla vastità della banca dati di film.
Sulle nuove forme multimediali e metamorfiche strategìe di cinefilìa, per "Cinergìe" studiosi ed esperti in una sorta di"tavola rotonda"si impegnano a farne quadro. Ma prima che ciascuno scenda ad illustrare un caso specifico, serialità dei Tv Tropes (Francesco Di Chiara), fenomeni di culto come Lost, 24 ed Heroes (Sara Martin), tra i portali il "Mymovies" (Alice Autelitiano), in Giappone il movimento giovanile Otaku per un'animazione in "sintassi visuale mutuata dal disegno animato, dal videogioco o da Internet" (Marco Teti), negli USA il videogame La Noire (Marco Benoit Carbone), e di riportare stralci di dibattito online di ww.filmidee.it e una perplessa postilla di Gianni Canova, si offre un'analisi globale a largo raggio lungo spettroscopici gradienti.
Dapprima, è disamina dello stato attuale della critica cinematografica risucchiata da una "logica della mappa, dell'enciclopedia, dell'atlante e del dizionario" (Claudio Bisoni) e con modalità espressive e comunicative di ibridazione, "versione rinvigorita e un po' dopata dell'attività critica cartacea" (Luca Malavasi). E ancora nell'epoca del web da una parte, è storicizzazione di comunità cinefile dal cult-movie al trash e diversa fruizione di consumo con rifondazione del canone dentro uno Stracult nutrito da una "controestetica sregolata e coatta" (Alberto Pezzotta) e dall'altra, con visione alla Lacan in tensione tra il potere e il sapere, circostanziato discorso sull'istituzione Festival (Andrea Bellavita).

Alberto Pesce

Ultima modifica il Sabato, 16 Marzo 2013 15:06
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.