Ilaria A. De Pascalis COMMEDIA NELL'ITALIA CONTEMPORANEA Il Castoro, Milano, Euro 15.50, pp. 178
"Genere dalle forme molteplici" è la commedia italiana per Ilaria A. De Pascalis, struttura "ibrida" apprezzata dallo spettatore perché divertente, evasiva ma con un immaginario di difficile analisi se non "dal punto di vista delle problematiche individuali" Con singolare profondità di scepsi critica ne esemplifica diversità di dinamiche sotto apparente normalità e convenzionale lieto fine, dapprima incrociando due film di Virzì, Ovosodo e My Name is Tanino, poi focalizzando modalità tematico-formali, per lo più legate a figure maschili adolescenti in edipiche rivolte nell'istituzione famiglia, con attenzione "al corpo e alla sessualità" e quel "desiderio omosociale maschile e rifiuto della normalità" particolarmente evidenti nei film di Gabriele Salvatores. D'altro canto, sul femminile, sono Caterina va in città e Pane e tulipani a campare testi esemplari per riscontrare, pur con differenze anche oppositive, "una traiettoria di elaborazione del sé". Altre due prospettive d'analisi si addentrano poi, da una parte nella commedia romantica esaminandone, soprattutto in Dopo mezzanotte e Agata e la tempesta problematiche e respiro di coppia, e dall'altra, picchiettando film di Verdone e Moretti, la forza graffiante del grottesco. Può essere, invece, opinabile, saggio dopo saggio, la scelta delle otto commedie più significative, se non per il bandolo che le definisce, Fuga in Oriente (Mediterraneo), Camp e kisch (Tano da morire), Identità in transito (Figli di Annibale), Comicità e contaminazione (Chiedimi se sono felice), L'età dell'innocenza (Notte prima degli esami), Spazio postmoderno e soggetto mobile (Tutta la vita davanti), Paesaggio, meridionalismo e pittoresco (Basilicata coast to coast), Scrittura del desiderio e forma della "normalità" (Manuale d'amore 1, 2, 3).
Alberto Pesce
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