Opera in quattro quadri di Giacomo Puccini
su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
tratta dal romanzo Scènes de la vie de bohème di Henry Murger
Direttore Giampaolo Bisanti
Regia Augusto Fornari
Scene e costumi Francesco Musante
Luci Luciano Novelli
Assistenti alla Regia Daniela Schiavone - Fabrizio Matteini
Orchestra Teatro Carlo Felice
Coro Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro Pablo Assante
Coro di Voci Bianche Teatro Carlo Felice
Maestro Coro di Voci Bianche Gino Tanasini
Mimi attori Fiammetta Bellone, Selene Gandini, Fabrizio Matteini
con Olga Busuioc, Jessica Nuccio, Giordano Lucà, Simone Piazzola, Andrea Porta, Andrea Concetti, Davide Mura, Claudio Ottino, Davide Mura, Luka Brajnik
Genova, Teatro Carlo Felice dal 5 al 16 aprile 2014
Aveva debuttato tre anni fa la "Bohème" coloratissima con le scene di Francesco Musante al Carlo Felice ed tornata sul palco del teatro genovese sabato 5 aprile con qualche diversità riguardante il cast dei cantanti e il direttore d'orchestra. Per il resto tutto uguale. Il regista Augusto Fornari ha dato una rilettura sognante con scenografie dai colori sgargianti e dai disegni stile fumetto che lasciano qualche perplessità come qualche perplessità lascia l'idea di affiancare ad ogni personaggio il suo doppio, un bambino, simbolo di una eterna fanciullezza interiore, quella dei protagonisti che vivono così alla giornata senza porsi il problema di alcuna responsabilità. Per fortuna l'opera di Puccini piace comunque e quindi si passa sopra l'effetto scenografico. Come anticipato, mutata l'intera sezione musicale, sul podio è salito Giampaolo Bisanti, al posto di Marco Guidarini dell'edizione precedente e questo cast è formato da Maite Alberola (Mimì), Alessandra Marianelli (Musetta), Teodor Ilincai (Rodolfo), Roberto De Candia (Marcello), Andrea Porta (Schaunard) e Andrea Concetti (Colline). Per la giovane cantante spagnola Alberola (già applaudita in Traviata, Romeo e Giulietta e Pagliacci) è stato il debutto nel ruolo della sfortunata eroina pucciniana e come nelle precedenti prestazioni anche in questo ruolo si è dimostrata assolutamente all'altezza appassionando e commuovendo il pubblico sin dalla prima romanza. Della stessa portata anche la prestazione di Alessandra Marianelli, che ha offerto una frizzante Musetta dalle brillanti capacità canore. Il trentenne rumeno Teodor Ilincai ha presentato un Rodolfo senza dubbio molto passionale ma con una tessitura più predisposta agli acuti che ai toni bassi che spesso venivano sovrastati dall'orchestra. Buone le esecuzioni degli esperti De Candia, Porta e Concetti nei ruoli degli amici burloni del poeta innamorato. L'orchestra non sempre tenuta a bada dalla direzione del maestro Bisanti, spesso si impastava col canto non facendo scaturire un suono pulito. Poco chiara l'introduzione di un balletto eseguito della compagnia DEOS fuori teatro prima dell'inizio dell'opera, performance poi continuata nel bar durante l'intervallo che argomentava tutt'altro rispetto a "Bohème" . Il pubblico che si è recato all'opera era ovviamente preso dalla visione di questa e forse avrebbe apprezzato anche il balletto se visto in un contesto differente. E' palese che il teatro Carlo Felice ha una grande esuberanza di dimostrare la sua attività costante in tutte le forme d'arte (e non).
Francesca Camponero