Roma – Ischia
IV edizione
Nikolas Giacomelli Pianoforte
ROBERT SCHUMANN
KREISLERIANA op. 16
Phantasien fur das Pianoforte
JOHANNES BRAHMS
7 FANTASIEN op. 116
In collaborazione con
Fondazione William Walton Giardini La Mortella
Valerio Sebastiani introduzione all’ascolto
Accademia Filarmonica Romana
Roma, Sala Casella, 3 ottobre
A Roma, nel cuore della nostra capitale bella quanto caotica, esiste un luogo dedicato all’educazione musicale immerso nel verde, l’Accademia Filarmonica Romana. L’antica istituzione propone una stagione di teatro musicale, danza e classica al teatro Argentina e all’Olimpico, sedi non lontane dalla via Flaminia, sua residenza, Qui è presente un auditorium incantevole e dall’acustica perfetta intitolato ad Alfredo Casella: possiamo confermare che in una Roma sotto il diluvio, nel corso della nostra prima esperienza di spettatori in questo luogo fuori dal caos quotidiano, il pubblico che ha affrontato coraggiosamente un nubifragio non è stato minimamente disturbato da suoni che non fossero quelli del pianoforte. Alla tastiera era Nikolas Giacomelli, uno dei protagonisti dei Dialoghi d’Autunno, giunti ormai al quarto appuntamento, che vedono come promotori la stessa Accademia e la Fondazione William Walton, che ha nella Sala Recite dei Giardini della Mortella, ad Ischia, tra i più affascinanti d’Italia, un partner perfetto. I concerti infatti vengono eseguiti dapprima in Sala Casella, il giovedì, e nel successivo fine settimana sono replicati ad Ischia. Sapevamo che l’Accademia favorisce i giovani, i nuovi talenti, com’è nella sua vocazione, ma il concerto è stato comunque una sorpresa emozionante. Giacomelli, ventiseienne pianista e compositore, ha proposto due opere che hanno immerso l’uditorio nella ricchezza dei sentimenti, la Kreisleriana di Schumann seguita da 7 Fantasien di Brahms, con un rigore ed una sicurezza straordinarie, suonando a memoria e, possiamo dirlo senza timore di smentita, interpretando in modo quasi mistico il ruolo del musicista romantico, trasportando il pubblico in quella lontana temperie, alla quale forse sente di appartenere. Non per caso ha inciso il suo terzo cd nell’ambito del progetto Schumann dell’Accademia di Imola, prima sede dei suoi studi, proseguiti a Bologna, Parigi, Santa Cecilia: il risultato è un musicista pluripremiato, che si è già esibito in sedi prestigiose, dall’America al Giappone. Ma soprattutto per noi spettatori, qualcuno che ci ha regalato una serata indimenticabile, toccante, dove alla Kreisleriana, quanto di più romantico ispirato a Schumann da E.T.A. Hoffmann, sono seguiti brani scelti di Brahms, che esprimono una essenza sentimentale più riflessiva ed il pensiero di tutti noi, grazie anche alla presentazione del concerto di Valerio Sebastiani, è andato al magnifico trio Schumann, Vieck, Brahms, ed alle loro vicende appassionate, prima di tornare sotto il cielo di Roma ormai rasserenato, certi che sentiremo ancora molto parlare di questo giovane interprete, e curiosi, a questo punto, delle sue creazioni… Annamaria Pellegrini