lunedì, 18 novembre, 2024
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ROCKY. IL MUSICAL – regia Luciano Cannito

"Rocky. Il Musical", regia Luciano Cannito "Rocky. Il Musical", regia Luciano Cannito

dall’omonimo film MGM/United ArCist Motion Picture
libretto Thomas Meehan e Sylvester Stallone
liriche di Lynn Ahrens
traduzione e adattamento Luciano Cannito
traduzione liriche Luciano Cannito e Laura Galigani
regia di Luciano Cannito
coreografie di Luciano Cannito
coreografo associato Fabrizio Prolli
con Pierpaolo Petrelli e Giulia Ottonello
e con Robert Ediogu, Matteo Micheli, Giancarlo Teodori, Laura Di Mauro, Francesco Verratti, Simone Pieroni, Cristian Peroni, Valeria Cozzolino
e Cristina Da Villanova, Gianmarco Galati, Nicholas Lega, Laura Offen, Martina Peruzzi, Egon Polzone, Pietro Rebora, Gianluca Savino
scene Italo Grassi
costumi Veronica Iozzi
musica di Stephen Flaherty
direzione musicale Ivan Lazzara
associato alla direzione musicale Angelo Nigro
arrangiamenti Angelo Nigro
finalizzazione audio Giuseppe Faranda
vocal trainer Ivan Lazzara
disegno luci Valerio Tiberi
produzione Fabrizio Di Fiore Entertainment srl
in accordo con Music Theatre International
Trieste, Politeama Rossetti, 15 novembre 2024

www.Sipario.it, 16 novembre 2024

Quanto contano il sacrificio e la volontà per raggiungere una meta? Nell’immaginario collettivo la storia di Rocky Balboa sembra darci un’indimenticabile risposta. Il film del 1976, primo di una fortunata saga che ha segnato la storia del cinema per record di incassi e successo di critica, è divenuto anche un applauditissimo musical di Broadway nel 2012 (musica di Flaherty, liriche di Ahrens e libretto di Meehan e Stallone). La produzione importante di Fabrizio Di Fiore Entertainment lo presenta ora per la prima volta in Italia, in una tournée che proseguirà fino ad aprile. 

“Con grinta e cuore in parti uguali – afferma Luciano Cannito, regista e coreografo dello spettacolo nonché traduttore dei testi insieme a Laura Galigani – Rocky parla del trionfo dello spirito, della forza e dell’amore”. Sì perché la vicenda del pugile italoamericano di Philadelphia (il cui nome è un omaggio al campione imbattuto dei pesi massimi degli anni ’50 Rocky Marciano) parla di rivalsa attraverso lo sport, grazie a alla dedizione e alla fatica, ma anche di amore sofferto e poi ricambiato. Esalta con l’adrenalina che serve per la realizzazione di un sogno e, nello stesso tempo, commuove con la poesia che trasmettono gli ultimi. Energia fisica e tensione emotiva sono quindi gli elementi che coinvolgono il pubblico in questo lungo show avvolto da musiche rock e ballate struggenti. 

La regia di Cannito celebra il film, replica le sue atmosfere urbane brumose, crepuscolari e degradate, restituisce fedelmente personaggi, spazi e situazioni, mantenendo così l’epicità della pellicola. Rilevante e notevole il dispositivo scenico articolato con pedane mobili, ambientazioni a scomparsa, videoproiezioni, luci di taglio che concorrono a ricreare il ritmo narrativo cinematografico. Ritmo che culmina nella scena finale quando, con grande sorpresa degli spettatori, il ring invade il proscenio con riprese in diretta e schermo che accoglie in tempo reale le sequenze del match perfettamente coreografato. Ed è qui che tutto il teatro si stringe attorno a Rocky con tifoserie, che attraversando la platea, creano un unico evento con i presenti. 

Pierpaolo Petrelli, seppur non proprio del tutto convincente vocalmente nel primo tempo, riesce a trasmettere bene quel senso di vulnerabilità ma anche di forza insito nel protagonista. Goffo e sensibile nei gesti e nelle battute, prestante e tecnicamente perfetto come pugile, affascina soprattutto nel momento pulsante dello spettacolo ovvero quando si sottopone all’addestramento e all’allenamento iconico, percorrendo le scale del museo d’arte di Philadelphia, ed affronta poi il leggendario scontro con Apollo Creed. A corrispondergli un sentimento doloroso eppure sincero è l’Adriana di Giulia Ottonello, potente nel canto e credibile nel tratteggiare la timida commessa del negozio di animali, vittima dei soprusi del fratello alla ricerca della libertà. L’apprezzamento va comunque a tutto il dinamico cast di performer, tra cui piace, in particolare, il vecchio allenatore Mickey di Giancarlo Teodori e la Gloria di Laura Di Mauro.

Elena Pousché

Ultima modifica il Lunedì, 18 Novembre 2024 10:35

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