Melodramma in quattro atti
Musica di Giuseppe Verdi
Libretto di Francesco Maria Piave
Direttore Gabriele Ferro
Regia Emma Dante
Scene Carmine Maringola
Costumi Vanessa Sannino,
Coreografia Manuela Lo Sicco
Maestro d'armi Sandro Maria Campagna
Light designer Cristian Zucaro
Assistente regia Giuseppe Cutino,
Assistente scene Roberto Tusa
Assistente costumi Sylvie Barras
Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro Massimo
Maestro del Coro Piero Monti
con
Luca Salsi (21, 24, 26, 29) / Giuseppe Altomare (25, 28) Marko Mimica
Anna Pirozzi (21, 24, 26, 29) / Virginia Tola (25, 28) Federica Alfano
Vincenzo Costanzo, Manuel Pierattelli, Nicolò Ceriani, Antonio Barbagallo, Marko Mimica, Emanuela Ciminna / Federica Quattrocchi, Riccardo Romeo, Francesco Cusumano, Nunziatina Lo Presti
Attori della Compagnia di Emma Dante e Allievi della Scuola dei mestieri dello spettacolo del Teatro Biondo di Palermo
Nuovo allestimento del Teatro Massimo in coproduzione con il Teatro Regio di Torino e con l'Associazione Arena Sferisterio / Macerata Opera Festival.
Palermo, Teatro Massimo Dal 21 al 29 gennaio 2017
Audace, la nuova produzione del "Macbeth", firmata dalla regista Emma Dante, apre la stagione operistica del Teatro Massimo di Palermo. Un allestimento cupo fa da sfondo alla tragedia shakespeariane musicata da Verdi e incentrata sul regicidio. Quella dell'artista palermitana è una lettura tormentata e ritmata da contrasti stridenti, sia nella scelta dei colori come il rosso e il nero sia nelle tematiche gravidanza/sterilità, uomo/donna, delitto/rimorso e ancora violenza, sete di potere e una serie di efferati omicidi. Protagonisti il Macbeth interpretato dal baritono Giuseppe Altomare (in sostituzione del "titolare" Luca Salsi) e la Lady affidata a Susanna Pirozzi. Il primo ha piglio e determinazione, il soprano convince soprattutto per la presenza scenica, un po' meno per la vocalità buona ma a volte stentata, interpretando una Lady Macbeth vestita di pellicce e strisciante con caratteri più da demone che da donna. Bravo Marko Mimica nel ruolo di Banco. Catturano l'attenzione del pubblico le scenografie di Carmine Maringola. Al posto della foresta scozzese di Birnam trionfa una mediterraneità selvaggia, spinosa, ostile, fatta da cancellate, spade e coltelli, e da elementi che evocano inequivocabilmente la Sicilia come i fichi d'india, le processioni per i santi, il cavallo scheletrico che ricorda "Il trionfo della morte" conservato nella Galleria regionale di Palazzo Abatellis di Palermo. Una natura incombente e minacciosa che rapisce chi la guarda, convincente meno la scena delle streghe, motore propulsore dell'intreccio, immaginate come donne che freneticamente e incessantemente si uniscono in amplessi con i satiri, sempre gravide delle loro profezie di sventura.
Gabriele Ferro dirige l'Orchestra del Massimo con gesto meditato e sicuro dominando le dinamiche dell'opera e assicurando espressività e sostegno al canto. Buone le prestazioni del Coro, degli attori della Compagnia di Emma Dante e degli allievi della Scuola dei mestieri dello spettacolo del Teatro Biondo di Palermo.
Il marchio di fabbrica della regista è riconoscibilissimo: un'interpretazione parodistica e grottesca del Macbeth verdiano dominata da movimenti scenici frenetici e convulsi e prorompente energia fisica. Uno spettacolo senza dubbio innovativo ma che a volte stenta a prendere il volo. Accoglienza del pubblico calorosa. Si replica fino al 29 gennaio.
Marta Romano