Le radici della musica ACCANTO
DE BALLO GALLICO
Ensemble QUATRAD
Guido Antoniotti - Cornamuse, fiati, scacciapensieri, percussioni voce
Sandro Fusetto - violino, voce
Gabriele Gunella - ghironda, voce
Massimo Losito – fisarmonica, voce
Siena, Palazzo Chigi-Saracini, 8 febbraio 2024
Giovedì grasso, sarà stato il giorno ideale per dare inizio alla sesta edizione de Le radici della musica, la creatura di Stefano Jacoviello dedicata a metà percorso della Micat in Vertice alle musiche dei popoli, ma la sala dei concerti era tutta esaurita dal solito pubblico di ogni età che si preparava all’ennesima sorpresa musicale, con tutta l’aria di volersi divertire. Il titolo, quanto di più lontano dalle guerre di Cesare, prometteva bene: promessa mantenuta. C’è da spiegare il nome che è stato dato agli appuntamenti che si susseguiranno di giovedì fino al 7 marzo: Accanto, ovvero lo scambio culturale a suon di musica che si può creare fra quanti, tra valli e nazioni, riescono ad inventare per divertirsi con gli strumenti musicali e la propria voce e lingua: la zona protagonista per la serata è quella che va attraverso le Alpi ad unire Italia e Francia, ed ancora più su. Quattro personaggi incredibili, non proprio giovinetti ne’ vestiti da stilisti, che suonano cantano e si divertono (e ci divertono): Sanremo? E dov’ è? Qui c’è la Valsesia, il Monferrato, il Canavese, che si confrontano col Delfinato, l’Occitania, il Bourbonnais, fino alla Guascogna e la Bretagna, c’è rigaudon, bourée, e valzer, e polche e mazurke che prima di incontrare i grandi musicisti romantici innamorati di voci e suoni del popolo, dalle feste popolari sono venuti. Canti d’amore, canti che alleviavano col ritmo la fatica del lavoro, canti per stare bene insieme. Agli strumenti ancor oggi protagonisti si affiancano nelle feste la ghironda, i flauti, le cornamuse, i tamburelli: chi lo sapeva che gli scacciapensieri si fabbricavano a plotoni nelle valli del Piemonte? Io no. Guido Antoniotti se la passa magnificamente anche con stoviglie ed arnesi da lavoro, basta facciano ritmo. E la degustazione pre-concerto è quello che ci vuole, tanto più che è studiata anche geograficamente in accordo con le provenienze musicali, un incontro anche quello. E uno sponsor non occulto, che si va ad affiancare alle due Università senesi. Scommetto che qualcuno vuol sapere quali sono i prossimi temi che ci aspettano… Asia in minore (tutta da scoprire, data la vastità della zona), Una notte a Tunisi, Fatti e contraffatti a febbraio, Argentini d’Oltremare a marzo, con Xavier Girotto. Sempre alle 21.00, ma è meglio arrivare alle 20.30, per la degustazione e per incontrare gli amici, poi c’è Stefano Jacoviello che introduce il pubblico in medias res, per intrattenerci ancora come solo lui sa fare, anche come musicista che via via si inserisce nel contesto dato. Prenotazione obbligatoria su Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., su www.chigiana.org Accanto si può trovare anche una spiegazione in più sul tema dato. Annamaria Pellegrini