domenica, 06 ottobre, 2024
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VOYAGE DANS LA NUIT - pianoforte Mariangela Vacatello

Mariangela Vacatello Mariangela Vacatello

Mariangela Vacatello pianoforte
Perugia, Basilica di San Pietro, 19 settembre 2024
SAGRA MUSICALE UMBRA 2024  79esima Edizione
MA PER FORTUNA E’ UNA NOTTE DI LUNA

www.Sipario.it, 1 ottobre 2024

“Ma per fortuna è una notte di luna…” un tema evocativo per quest’ultima sagra musicale, che precede di un solo anno un compleanno molto importante, eccezionale per un festival. Naturalmente il titolo è un omaggio a Puccini, mediante la sua Bohème proposta in una veste innovativa in più sedi del territorio umbro, nel quale si svolge per tradizione questo appuntamento nato per celebrare il sacro con la musica, ma anche la bellezza di questa terra e della sua arte: la notte e la sua grande protagonista, la luna, e come la musica ne viene ispirata dal silenzio notturno, la musica dell’anima, dei sentimenti, della preghiera. Niente di banale nel programma, tutto da scoprire, tra dervisci rotanti e suoni mediterranei.

A noi è sembrato irresistibile il tema proposto da Mariangela Vacatello, Voyage dans la nuit, perché sapevamo della capacità di questa musicista e didatta di profonda sensibilità, oltreché di tecnica esecutiva semplicemente perfetta, di creare un percorso originale per i suoi concerti. Ma non potevamo prevedere il silenzio assoluto che ha caratterizzato la straordinaria performance, si sarebbe potuta incidere in diretta, questa prova che ha lasciato il pubblico tutto come sotto un incantesimo, fino all’ultima nota che ha dato libera espressione all’entusiasmo, ma direi proprio alla riconoscenza di spettatori attenti e ben consapevoli grazie a PerugiaMusicaClassica, una tradizione ben radicata che li accompagna nella stagione invernale.

Il programma è organico alla visione romantica della notte, e propone per cominciare Harmonies du soir, opera giovanile di Franz Liszt dagli Etudes d’exécution transcendante, che ci immerge subito nell’alterna narrazione tra meditazione contemplativa e turbamenti, per concludersi colla pacatezza del finale. Segue In der nacht di Robert Schumann, espressione della sofferenza per l’amore, in quel momento contrastato dalla figura paterna di Clara Wieck, ancora minorenne. Quanto al Clair de lune di Debussy, brano così amato dallo stesso autore e così presente per quanti sono affascinati dalla leggerezza della poesia di Verlaine al quale è ispirato, un momento di semplice beatitudine. Ci stupisce in seguito la scelta di un giovane Salvatore Sciarrino, che in De la nuit è stregato da Ondine di Ravel, in una esecuzione virtuosistica che racconta la creatura inafferrabile: non a caso segue di Ravel il Caspard de la nuit dal quale è tratta Ondine, la ninfa. Non può mancare la figura più che mai romantica del Wanderer solitario, nella pagina di Schubert che l’editore Diabelli volle chiamare Notturno, e nella sua tripartizione cita il lied, canto romantico per eccellenza (la trascrizione per pianoforte solo è della stessa Vacatello). Ma il maestro per eccellenza del Notturno è Fryderych Chopin, con tre suoi capolavori, Andante il primo, Lento sostenuto il secondo, e Lento con grande espressione, che cita per questo regalo di nozze alla sorella un canto popolare, Il desiderio della fanciulla. Da questo vertice di romanticismo si passa a Skrjabin (al quale Mariangela Vacatello ha dedicato la sua ultima incisione, che andrà in scena anche per RAI5) artista nella cui opera i contrasti propri della natura umana trovano l’espressione del secolo nuovo.       

Non possiamo concludere questa narrazione di una serata straordinaria senza citare il luogo nella quale ha avuto luogo, la Basilica di San Pietro, un gioiello assolutamente da conoscere, che ha ospitato con i colori incredibili che la ricoprono interamente in uno spazio irreale questa serata indimenticabile.

Annamaria Pellegrini 

Ultima modifica il Venerdì, 04 Ottobre 2024 19:14

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