di Giuliano Scarpinato
drammaturgia di Giuliano Scarpinato e Gioia Salvatori
con Emanuele Del Castillo e Beatrice Casiroli
regia di Giuliano Scarpinato
scene Dina Ciufo
disegno luci e suono Giacomo Agnifili
video Stefano Bergomas e Marco Falanga
Produzione CSS Teatro Stabile dell’Innovazione FVG–Udine con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi in collaborazione con COOP Alleanza 3.0
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Torino, sabato 28 maggio 2022
Se il parlar d’amore spesso sconfina nelle retorica e nel già detto, figuriamoci quale possa essere il rischio del riflettere a teatro sul sesso: materia certo non semplice da affrontare, il rapporto adolescenza-sessualità è al centro di A + A Storia di una prima volta, piéce diretta da Giuliano Scarpinato, sua anche la drammaturgia a quattro mani con Gioia Salvatori, che i giovani e bravi Emanuele Del Castillo e Beatrice Casiroli presentano sotto forma di viaggio esperienziale nella cosiddetta età di mezzo, stagione della vita dove non si è più bambini ma non ancora adulti.
E che sia una fase di passaggio lo si intuisce dalla bianca scena ondulata di Dina Ciufo, struttura che ricorda uno scivolo da cui lasciarsi trasportare e su cui vivere le parole di un racconto da leggersi come resoconto della vita di tanti nostri figli: e si, a ben vedere, Emanuele e Beatrice potrebbero proprio essere parenti a noi prossimi, protagonisti di un testo la cui drammaturgia sono interviste e testimonianze reali riferite dalle voci fuori scena di ragazzi e ragazze chiamati a confrontarsi con parole come sesso e prima volta, rapporto, pornografia o autoerotismo. Parole che gli attori in scena fanno diventare gesti, trasformano in azioni ora prossime a coreografie danzate, ora esplicite rappresentazioni di stati di animi in fermento che, giorno dopo giorno, vivono un processo di iniziazione alla vita: i primi approcci ed il primo bacio, i primi appuntamenti ed i primi giochi alla scoperta del proprio e dell’altrui corpo, ma soprattutto la prima volta, esperienza vissuta non senza paure ed ansie che chiude il cerchio di un racconto attraversato da una grande e sincera umanità.
Più impacciato e timoroso lui, spugna umana nell’assorbire quanto raccontato da amici e conoscenti, in apparenza più decisa e coraggiosa lei, i due giovani protagonisti sono simboli di una generazione chiamata a svoltare e dove ci si imbatte in termini come confronto ed inadeguatezza, invidia e paura: il desiderio di una misura in più o di qualche chilo in meno, il voler emulare immaginari modelli, spesso frutto della propria fantasia, sono le possibili spie di un disagio che potremmo sintetizzare nell’idea di non sentirsi adeguati, il famoso “non essere all’altezza” che se rapportato all’agognato contesto della fatidica prima volta può diventare un vero e proprio incubo esistenziale.
Ed allora ci piace leggere A + A Storia di una prima volta non tanto alla stregua di resoconto del rito iniziatico alle gioie del sesso, semmai come la cronaca dell’incontro tra due metà destinato, nel prosieguo della vita di tutti i giovani Emanuele e Beatrice, a riproporsi nelle possibili sfaccettature in cui ogni uomo ed ogni donna potranno imbattersi nell’inevitabile percorso delle loro esistenze, tutte umanamente diverse l’una dall’altra.
Roberto Canavesi