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CLÔTURE DE L'AMOUR - regia Pascal Rambert

Anna Della Rosa in “Clôture de l'amour" di Pascal Rambert. Foto Futura Tittaferrante Anna Della Rosa in “Clôture de l'amour" di Pascal Rambert. Foto Futura Tittaferrante

di Pascal Rambert
traduzione Bruna Filippi
con Anna Della Rosa, Luca Lazzareschi
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione
in collaborazione con Associazione Call me Ishmael
Teatro Franco Parenti, Milano, dal 16 al 30 ottobre 2019

www.Sipario.it, 24 ottobre 2019

La passione amorosa e la sua dinamica nel testo di Pascal Rambert

In uno spazio privo di oggetti scenici, due personaggi, un uomo e una donna si fronteggiano, a distanza, a colpi di improperi e recriminazioni sull'onda di un sentimento amoroso che li legava e che, ora, è giunto al termine. Non capiamo, da subito, quale parte stiano recitando i due attori: sono due amanti che si stanno lasciando definitivamente o due teatranti che stanno provando una messinscena? Una sorta di mistero iniziale che ci seduce fino a quando il dubbio è chiarito, definitivamente, dall'ingresso, in scena, di un gruppo di ragazzini che, garbatamente, chiede di poter provare un pezzo musicale. Anche se, la sovrapposizione fra realtà e finzione è un retrogusto dolce che fa da sfondo a quello che continuiamo a vedere in scena. Prima è lui che smonta cinicamente e intellettualmente il concetto di passione amorosa di fronte a lei che, in silenzio, quasi a piegarsi sulle ginocchia, incassa i durissimi colpi come se portati al ventre. Poi è lei che, nella restituzione poetica al sentimento amoroso, tenta di far risorgere il rapporto, ricordando, di fronte a lui in ginocchio per terra, tutti i bei momenti passati insieme forieri di un possibile futuro roseo. Pascal Rambert è autore di un testo denso di significati, bellissimo, in cui i personaggi rappresentano, rispettivamente, due aspetti costitutivi o meglio due visioni interpretative della passione amorosa. La donna interpretata da Anna Della Rosa è la sua versione romantica, più propria forse della femminilità; l'uomo interpretato da Luca Lazzareschi, è la fredda razionalità che smonta meccanicamente ogni possibile speranza sull' immortalità di quel sentimento. In questo ring esistenziale i due bravi attori ci consegnano due ipotesi, due visioni sul legame che unisce carnalmente un uomo e una donna. Da che parte è la verità? Le luci, in scena, si spengono. A noi l'ardua sentenza.

Andrea Pietrantoni

Ultima modifica il Mercoledì, 30 Ottobre 2019 06:04

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